Un test ha dimostrato come dei droni possano volare in sciame, in maniera coordinata e seguendo una certa formazione. Il video ha suscitato grande clamore, ma anche grande interesse tra gli appassionati di questa tecnologia
In molti riconoscono nel drone un possibile strumento fondamentale del prossimo futuro, e si tratta di una visione decisamente verosimile. Anzitutto, specifichiamo in cosa consiste un drone: vanno distinti dai droni impiegati in ambito militare, perché rappresentano a tutti gli effetti dei velivoli senza pilota e comandati da remoto, anche da lunghissime distanze.
I droni resi disponibili in commercio sono per di più definiti elicotteri o ancor meglio quadricotteri, dato che di solito presentano quattro sistemi di eliche che consentono il volo stazionario. In ogni caso, si tratta di dispositivi controllabili da un telecomando, che possono volare a distanze brevi o medie e in grado di effettuare riprese video, o di trasportare oggetti nei casi più avanzati.
Il mercato dei droni è sempre più florido e vede un coinvolgimento sempre maggiore di utenti, per ogni fascia di prezzo: si va dal drone più economico, con una batteria meno capiente e una distanza di pilotaggio ridotta, ai più costosi e avanzati.
Tramite un test è stato provato il volo di uno sciame di droni in formazione, in grado quindi di seguire un preciso percorso assieme e coordinandosi per raggiungere l’obiettivo. Lo studio è stato pubblicato sulla piattaforma ArXiv. Dallo studio è emersa una caratteristica fondamentale di questa nuova tecnica di navigazione: la mappatura veloce e automatica degli ostacoli tramite le telecamere installate sui droni, che consente ai droni stessi di evitarli e raggiungere l’obiettivo.
L’altro aspetto incredibile di questa tecnica è che ogni drone riesce a trasmettere la propria traiettoria su una rete wireless, costruendo in tempo reale una mappatura della zona che mette in allerta gli altri droni dello sciame, per “aiutarli” a superare gli ostacoli.
Il numero massimo di droni impiegati nello sciame di droni al momento è di 10, tuttavia i ricercatori sostengono che il numero potrà essere ulteriormente ampliato, arrivando a sciami molto più grandi e dalle applicazioni più disparate.
E sono proprio le applicazioni future ciò che desta maggiore interesse in merito a questa tecnologia di navigazione. Come già accennato, i droni rappresentano in qualche modo il futuro, tanto in ambito lavorativo quanto nella vita quotidiana di tutti. E proprio per questo, si prospettano applicazioni decisamente utili, soprattutto in situazioni di emergenza dove l’essere umano arriverebbe con meno velocità o comunque incontrando difficoltà.
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Il drone, per sua natura, può essere piccolo e agile e grazie al volo può raggiungere luoghi e aree altrimenti inaccessibili. In questo modo, alcune applicazioni del futuro potrebbero essere le ricerche e il soccorso in situazioni gravi come terremoti o altro, o ancora la sorveglianza e la ripresa di aree difficilmente accessibili, come le grandi foreste o zone vulcaniche.
Insomma, il futuro è dei droni e le prospettive sembrano non solo affascinanti dal punto di vista tecnologico, ma anche per l’aiuto concreto che potrebbero rappresentare.
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