Il grande divario di prestazioni tra i Mac col blasonato processore M1 e il sistema Windows ARM Surface Pro X era già emerso in diversi test, ora che è stato rilasciato dalla stessa Microsoft la versione beta dell’emulatore per eseguire i software a 64 bit scritti per Intel su Windows ARM è possibile effettuare un confronto migliore.
Con il software di benchmark Geekbench, app di benchmarking multi-piattaforma di Primate Labs progettata per misurare la potenza di dispositivi desktop e mobile, MacBook Air M1 ottiene 1.713 punti in single core e ben 7.454 punti in multi core. Questi numeri si confrontano insieme a Surface Pro X con un punteggio lontano in single core di 731 punti e in multi core di 2.734 punti, considerabili solo come una frazione di della velocità dei Mac.
Nella conversione del file video 4K lungo 12 minuti al formato 1080p H.265 vince Mac M1, che ha bruciato i concorrenti impiegando solamente 23 minuti, contro le due ore di Surface Pro X. Neanche a dirsi che Purtroppo il videogioco su Surface non è nemmeno partito…il confronto è stato possibile grazie all’HP Pavilion che ha totalizzato 12 FPS (ingiocabili) contro i 60 FPS di MacBook Air M1.
L’enorme divario delle prestazioni tra Mac M1 e Windows ARM emerge in modo ancora più evidente nei test effettuati con l’esecuzione di un videogioco come Rise of the Tomb Raider. Neanche a dirsi che Purtroppo il videogioco su Surface non è nemmeno partito…il confronto è stato possibile grazie all’HP Pavilion che ha totalizzato 12 FPS (ingiocabili) contro i 60 FPS di MacBook Air M1.
Bisogna ricordare che l’emulatore Rosetta 2 di Apple per eseguire software ideati per essere eseguiti su Intel 64 bit è in versione definitiva, funzionando bene e velocemente, tanto da eseguire un videogiochi complesso senza alcun problema. L’emulatore di Microsoft essendo ancora in beta e risulta piuttosto lento, quindi il confronto definitivo dovrà essere rifatto quando sarà disponibile la versione finale.
L’attuale chip M1 è stato presentato da Apple come il chip più potente mai creato dall’azienda ed è il primo progettato appositamente per Mac. Le dimensioni contenute e l’efficienza energetica rivestono un’importanza cruciale. È il primo processore per pc realizzato utilizzando la tecnologia di elaborazione a 5 nanometri e integra ben 16 miliardi di transistor, il numero più elevato mai racchiuso da Apple in un chip.
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Apple vanta M1 come “il core CPU più veloce al mondo in un chip a basso consumo”, parlando delle “migliori prestazioni CPU per watt al mondo”, “la grafica integrata più scattante mai vista in un personal computer” e prestazioni di apprendimento automatico notevoli in quanto a velocità grazie al Neural Engine di Apple. Rappresenta senz’altro il più grande passo in avanti di sempre per il Mac.
Apple, tra le altre cose, starebbe testando un design del chip con 32 core ad alte prestazioni per macchine desktop top di gamma previste per la fine del 2021.
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