Telegram down: cosa è successo e il trend topic #telegramdown

Nella giornata del 16 Dicembre, Telegram è andato in down per un paio d’ore. Cosa è successo e cosa ha fatto arrivare il trend #telegramdown in trend topic.

Crollo di Telegram – MeteoWeek.com

A poche ore dal crash di Google, capace di bloccare un’intera nazione (e oltre) per più di un’ora, è toccato anche a Telegram, andato in down da un momento all’altro.

Sia in Italia che all’estero si sono verificati problemi che dapprima sono stati ritenuti attribuibili ad un problema di connessioni o visite, ma che dopo qualche minuto è diventato piuttosto ovvio non essere quelle le ragioni del blocco.

Come testimoniato dal picco di segnalazioni arrivate sul sito downdetector (5784 alle 14:15) e dalla presenza dell’hashtag #telegramdown nei trending topic di Twitter, Telegram è risultato irraggiungibile per la maggior parte degli italiani per circa un paio d’ore.

I problemi si sono concentrati soprattutto nelle grandi città, ma in generale i malfunzionamenti dell’app di messaggistica istantanea sembrano aver riguardato l’intera Penisola e buona parte dell’Europa occidentale.

Su Twitter, l’account di Telegram ha scritto che i problemi di connessione dell’app, estesi principalmente ai Paesi dell’Europa occidentale, sono stati risolti, tuttavia gli utenti potrebbero ancora incappare in qualche piccolo malfunzionamento tutt’ora, considerato che anche in serata alcuni utenti ancora hanno riscontrato problemi, come lentezza nell’inviare messaggi o ad aprire semplicemente l’applicazione.

#Telegramdown – MeteoWeek.com

I problemi a Telegram maggiormente riscontrati  riguardano:

  • Nessuna connessione al server (91%)
  • Impossibile accedere (8%)

Cos’è Telegram

Telegram – MeteoWeek.com

Telegram è un’applicazione di messaggistica istantanea che presenta alcune somiglianze con WhatsApp, ma in realtà sono numerosi i punti di distacco tra le due app.

Telegram nasce dall’idea di Pavel Durov, giovane imprenditore russo ed ex studente dell’Università statale di San Pietroburgo, insieme a suo fratello Nikolai. Tra le altre cose, i fratelli Durov hanno fondato anche il social network VK (VKontakte, che in italiano significa letteralmente “in contatto”).

L’anno di nascita di Telegram risale al 2013, quattro anni più tardi rispetto al suo diretto concorrente WhatsApp. Pavel Durov sapeva che per ottenere successo avrebbe dovuto proporre qualcosa di diverso, come effettivamente ha fatto.

Telegram è la terza app di messaggistica istantanea più usata dagli italiani, dietro soltanto a WhatsApp e Facebook Messenger. In Italia nove milioni di utenti usano Telegram, contro i 31,7 di WhatsApp e i 23 dell’app proprietaria di Facebook, secondo i dati pubblicati di Audiweb powered by Nielsen.


Telegram è basato sul cloud. Ciò permette agli utenti di accedere all’app di messaggistica da più dispositivi diversi e visualizzare le chat aggiornate in tempo reale.

Rispetto a WhatsApp, Telegram ha introdotto tante altre novità quali supergruppi, canali, chat segrete e bot.

Come funziona l’app

Per iniziare a usare Telegram è indispensabile inserire il proprio numero di telefono nel campo richiesto, dopo aver pigiato su Inizia a messaggiare. Il passaggio successivo richiesto è l’inserimento del nome, mentre il cognome è invece facoltativo.

Una schermata avvisa quindi l’utente che per chattare con Telegram bisogna aver compiuto almeno 16 anni. Nello stesso avviso sono posti altri paletti, già presenti in altri servizi: no a spam e truffe nei confronti di altri utenti, no alla promozione della violenza in chat, divieto inoltre di pubblicazione di contenuti pornografici.

Arrivati a questo punto, dopo aver dato il via libera all’app di accedere ai contatti, così da trovare chi dei propri amici utilizza Telegram, si è pronti ad avviare la prima chat. Per farlo è sufficiente tappare sull’icona della matita, presente in basso a destra.