Senza batteria non esisterebbe uno smartphone. Ecco perché bisogna prendersene cura nel miglior modo possibile.
E’ successo a tutti: fuori casa al freddo, il treno non passa, la batteria è quasi scarica. Panico, frustrazione e rabbia per dover fare il viaggio senza il nostro fedele compagno, si fanno strada in noi.
Si chiama nomofobia, ed è la paura di rimanere sconnessi da Internet.
Solitamente assale gli utenti quando la batteria del telefono segna una carica del 10%, e qui le persone si dividono in due categorie: chi ha con sé una batteria portatile e chi inconsciamente ancora ha rimandato l’acquisto.
Ecco, la cara e vecchia batteria è sempre più centrale nella vita di ognuno di noi. Il mondo degli smartphone ha fatto grandi progressi negli ultimi anni ma, ciononostante, in tema di batterie e performance si è sempre alla ricerca di qualcosa di più.
La quasi totalità dei telefoni in commercio ha a bordo batterie che consentono un utilizzo pari a una giornata, molto poco se ci pensate, perché chi per lavoro chi per necessità, usiamo lo smartphone almeno la metà del nostro tempo.
Difficilmente si va a letto senza la necessità di mettere lo smartphone in carica per il giorno seguente, fa niente se abbiamo ancora il 30% di carica.
Ed è qui che gli sviluppatori stanno lavorando per trovare soluzioni che prolunghino la durata dell’energia.
Nell’attesa però, possiamo affidarci a piccoli accorgimenti per preservare la nostra batteria telefonica.
Come preservare la batteria
- Percentuale della batteria: Nonostante possa sembrare strano, è consigliato tenere lo stato della batteria fra il 20 e l’80%. Ergo: non portarlo mai al massimo della carica, e non caricarlo fino in fondo. Soprattutto quando lo smartphone si trova con un’autonomia di ricarica al di sotto del 15%, la batteria pare vada in grande sofferenza. E questo non aiuta la sua durabilità nel tempo.
- Alte temperature: Le batterie degli smartphone soffrono le alte temperature che si raggiungono durante i cicli di ricarica e non. Il trucco in questo caso è tenerlo il più possibile a temperature tra i 20 e i 25 gradi centigradi, quando possibile. Secondo test condotti in laboratorio, ad un temperatura media di 0 gradi centigradi la batteria perde il 5% della sua capacità ogni anno; a 25 gradi il degrado annuo sale al 20%; se la temperatura media è di 40 gradi la batteria perde il 32% della sua capacità ogni anno.
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- Sotto carica: Quando lo smartphone è in ricarica, è preferibile non utilizzarlo. Le prestazioni migliorano notevolmente se il display rimane spento durante la fase di ricarica. Ed è bene non staccare e riattaccare il device in questi frangenti.
- Rilassati: Se trattata a dovere, una batteria al litio dura tra i 3 e i 5 anni: con tutta probabilità la gran parte degli utenti avrà già comprato un nuovo dispositivo prima che la batteria del vecchio giunga al termine del suo ciclo vitale. Il cambiamento, insomma, sarà qualcosa di “naturale” e non dettato da necessità impellente.
L’importante è non lasciare continuamente lo smartphone in carica per tutta la notte e non dimenticarlo in auto sotto il sole.
- Chiusura delle app :Ultimo consiglio riguarda un accorgimento software. Molto spesso, un consumo eccessivo e anomalo di energia su uno smartphone è dovuto a una applicazione che funziona malino. Per questo conviene, di tanto in tanto, controllare quali sono le app che consumano di più. E ricordarsi di chiuderle quando non le usiamo.