Il monopattino elettrico è senza dubbio uno dei prodotti al centro dell’attenzione in questo 2020, e tra incentivi, offerte e regolamenti incerti, prosegue imperterrito nel suo momento di gloria.
Il fenomeno dei monopattini elettrici sembra essere nato soltanto a cavallo tra il 2018 e il 2020. In realtà, anche prima di questo biennio se ne vedevano, sporadicamente, alcuni utilizzati da utenti soprattutto in grandi città o comunque in centri maggiori. Essi rappresentano l’evoluzione tecnologica del monopattino tradizionale, tanto utilizzato nei primi anni 2000 e di cui molti di noi hanno memoria.
L’anno di definitiva consacrazione del monopattino elettrico è stato il 2019, durante il quale sono state poste le prime regolamentazioni in merito alla cosiddetta micromobilità, la mobilità in ambiente urbano veicolata attraverso mezzi come questo o la e-bike. Da allora, il monopattino elettrico non ha mai ceduto il passo e ha proseguito imperterrito nella sua corsa alla vendita, facendo registrare incassi da record.
E, nel frattempo, anche il Governo ha deciso di incentivare all’acquisto di mezzi come questo, nell’ottica di migliorare la mobilità e soprattutto di ridurre l’inquinamento da smog causato dal traffico automobilistico.
La manovra cui tutti pensiamo quando sentiamo parlare di monopattino elettrico è senz’altro il Decreto Rilancio , che ha concesso a tutti gli idonei un buono da 500 euro spendibile nell’acquisto di monopattini elettrici oppure biciclette elettriche. Tale bonus, che resterà valido fino alla fine dell’anno, ha efficacia retroattiva, essendo disponibile anche per chi ha acquistato questi mezzi di spostamento dal 4 Maggio in poi.
Il bonus, erogabile soltanto ai cittadini maggiorenni e residenti nelle città metropolitane, nei capoluoghi di provincia e di regione, oppure nei comuni con popolazione maggiore a 50.000 abitanti, rappresenta un grande investimento da parte del governo. Certo, gli effetti di questa manovra restano ancora incerti, ma va riconosciuto lo sforzo nel cercare di incentivare l’utilizzo di mezzi non inquinanti per spostarsi nei grandi centri abitati.
Contrariamente a quanto si possa pensare, il regolamento sulla micromobilità non è materia recente, anzi: è rientrato a tutti gli effetti nel Codice della Strada emanato nel 1992. In particolare, mezzi come i monopattini o gli skateboard venivano considerati giuridicamente acceleratori di andatura qualora la velocità massima raggiunta fosse inferiore ai 6 Km/h. In questi casi si era considerati pedoni a tutti gli effetti, ed era vietata la circolazione sulla carreggiata.
Tuttavia, negli ultimi tempi sono stati emanati dei nuovi regolamenti, che comprendono anche il monopattino elettrico come mezzo regolamentato, volti a dare maggiori indicazioni dato il sempre più ampio utilizzo di questi mezzi.
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L’ultima norma da tenere in considerazione è il decreto legge Milleproroghe di marzo 2020, nel quale si afferma che il monopattino elettrico è equiparato alle biciclette e ai velocipedi, può essere utilizzato su tutto il territorio nazionale e può circolare su strade urbane che prevedono il limite massimo di velocità pari a 50 Km/h.
La potenza massima del monopattino elettrico deve essere di 500 watt, e la velocità massima di andatura dovrà essere di 20 Km/h sulle strade con limite dei 50, e di 6 Km/h nelle ciclabili. Vi è inoltre l’obbligo di casco per tutti i minorenni e l’obbligo di luci anteriori e posteriori.
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