Così l’azienda Qualcomm compete con A14 di Apple e Kirin 9000 di Huawei
La serie in questione si chiama Snapdragon 888 e la sua peculiarità sarà un chip “all-in-one”, una sistema modulare con cui gli ingegneri hanno saputo integrare una moltitudine di elementi: abbreviato SoC (System on Chip) il nuovo processore di Qualcomm avrà un importanza fondamentale nella scena degli smartphone android di fascia alta del 2021.
Lo Snapdragon 888 5G è un processore realizzato con processo produttivo a 5 nanometri, e per la prima volta “monta” sul modello di punta il modem 5G. Fino allo scorso anno il modulo 5G era esterno: quest’anno sarà possibile anche averlo integrato. Cosa cambia per l’utente per farla in breve? Questo “piccolo” cambiamento permetterà di raggiungere una velocità massima di download di 7,5 Gbps e di upload di 3 Gbps.
Per quanto riguarda la connettività wireless” del processore, è stato aggiunto un modulo FastConnect 6900, il quale permetterà la connessione a Wi-fi e al bluetooth. Per il Wi-fi in particolar modo arriva il supporto “6e”, una estensione che prevede l’estensione del segnale con 14 ulteriori canali radio. Il bluetooth passa al nuovo 5.2 che dovrebbe abilitare l’audio LE, una novità che potrebbe sconvolgere la trasmissione dell’audio ai dispositivi quali cuffie e speaker senza fili.
Parliamo quindi della CPU: Qualcomm ha rivisto interamente la sua CPU avvalendosi dei core Cortex di ARM. La configurazione scelta stavolta è però di 4 core ad alta efficienza, 3 core ad alte prestazioni, e un core “primario”, usato per i carichi di calcolo più intensi: questo è il core ARM più potente mai realizzato. Per essere precisi il core singolo vanta 2.84 GHz con 1 MB di cache, per quanto riguarda gli altri tre core ad alte prestazioni Qualcomm ha invece installato dei Cortex A78 con 2.4 GHz di clock. Nessuna novità per gli altri quattro core che restano i buoni “vecchi” A55 da 1.8 GHz.
Ecco una schematizzazione della struttura modulare del nuovo processore Snapdragon 5G 888Parlando del comparto fotografico, visto che ad oggi uno dei parametri di scelta per uno smartphone è proprio la fotocamera. Viene fornito per la prima volta su uno Snapdragon un triplo ISP (Image Signal Processor) che può gestire il flusso di dati da tre telecamere contemporaneamente. Fino ad oggi sugli smartphone Android è stato impossibile sfruttare in modo fluido lo zoom tra diverse fotocamere proprio per l’impossibilità di gestire un flusso così imponente di dati. Da adesso con il triplo DSP può elaborare fino a tre video 4K HDR insieme!
Non è tutto! La velocità di elaborazione posseduta permette di scattare fino a 120 foto ogni secondo, ed è stata inserita una nuova modalità di cattura che permette lo scatto di foto in condizioni di bassissima luminosità (fino a 0.1 lux), senza ricorrere a migliorie software.
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Qualcomm assicura inoltre di aver migliorato il tempo di risposta del touch screen grazie ad una nuova funzionalità chiamata Quick Touch, e di aver implementato una tecnologia chiamata “Variable Rate Shading” che aumenterà significativamente le prestazioni grafiche (dichiarando un miglioramento del 30% sulle prestazioni della GPU Adreno).
Tra tutti i blocchi presenti nel SoC c’è un piccolo modulo che ha attirato particolarmente l’attenzione: Sensing Hub, componente che integra una serie di piccoli sensori. Nella versione 2021 ha un sensore in più che rivelerebbe i terremoti e gli incidenti in macchina. Una feature che nel futuro potrebbe essere sfruttata parecchio dagli sviluppatori di software per creare app che potrebbero salvare vite!