Sul suolo lunare, ormai conosciuto, fanno capolino delle bandiere, simbolo degli Stati che sono riusciti ad arrivare sulla luna. Ma una in particolare sta attirando l’attenzione.
Una bandiera cinese sulla Luna sta facendo il giro di tutti gli schermi in questi giorni. L’immagine simbolo è stata pubblicata dalla China National Space Administration: mostra la sonda Chang’e-5 piantare la bandiera nazionale del dragone sulla Luna.
Al momento sono presenti infatti tre rover cinesi che stanno esplorando la superficie lunare e ora anche una bandiera, costruita di uno speciale materiale in grado di resistere alle intemperie del vuoto cosmico e che non dovrebbe sbiancarsi con il passare del tempo, come è successo con quelle americane lasciate sulla Luna durante le missioni Apollo degli anni ’60.
Una bandiera studiata nei minimi dettagli, per evitare che si sbricioli con l’assenza di gravità e che quindi rimanga intatta per anni, realizzata con uno speciale tessuto, conserverà il colore nonostante le condizioni estreme di temperatura e irraggiamento presenti sul nostro satellite.
Bandiera super-tech per la Cina
La bandiera, spiegano gli ingegneri cinesi, doveva essere più leggera e compatta possibile, perché la navicella spaziale doveva lasciare spazio alle attrezzature scientifiche e doveva rimanere intatta per far bella mostra di sé. Un altro segno che la Cina voleva conquistare la Luna da parecchio tempo.
Il team della bandiera della China Aerospace Science and Industry Corporation ha scelto un progetto a rotolo, in modo che dopo essersi spiegata la bandiera fosse liscia e piatta e non sgualcita e afflosciata come le altre. Doveva ergersi in tutta la sua importanza.
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È stato necessario più di un anno per trovare un nuovo materiale particolare e unico che potesse sopportare il duro ambiente lunare e avere i vividi colori nazionali della Cina.
Dopo essere arrotolato, il tessuto non si attacca a temperature che vanno da 150 gradi a 150 gradi sotto zero.
La bandiera realizzata pesa solo 12 grammi. Li Yunfeng, direttore del team che si è occupato della realizzazione della bandiera, ha detto che il tessuto utilizza una struttura meccanica che è stata applicata nello spiegamento di pannelli solari su satelliti e navicelle spaziali.
“Dobbiamo fare in modo che sia immacolata e resti sempre al suo posto”, ha fatto sapere la potenza cinese.
Un meccanismo a innesco dispiega la bandiera. Per assicurarsi che questo avvenisse in un secondo netto, il team ha simulato l’ambiente lunare con un’enorme escursione termica tra giorno e notte e ha effettuato decine di test.
La sonda Chang’e-5 è stata lanciata il 24 novembre e i suoi moduli di atterraggio e risalita sono atterrati il 1° dicembre a nord del Mons Rumker nell’Oceanus Procellarum, noto anche come Oceano delle Tempeste, sul lato visibile della Luna. Dopo che i campioni sono stati raccolti e sigillati, il modulo di risalita di Chang’e-5 è decollato dalla superficie lunare e si prevede che effettuerà l’attracco senza equipaggio con il modulo orbitante e di rientro nell’orbita lunare, un’impresa senza precedenti.