Sempre più persone dai giovani agli anziani lo usano, lo attivano e sopratutto è sempre più utilizzato da ogni tipo di ufficio pubblico, andiamo a scoprirlo.
Che cos’è?
Lo SPID, acronimo di Servizio Pubblico d’Identità Digitale, nasce dalla proposta di un deputato italiano, on.Quintarelli, che lo introduce nel 2013. Dopo circa due anni inizia a prendere piede ed essere proposto da alcune società come Tim, InfoCert e Poste Italiane in grado di rilasciare il servizio con i seguenti ruoli: Identity Provider, Service Provider e Attribute Provider.
L’Identity Provider è colui che fornisce le credenziali di accesso al sistema, solo dopo che l’utente si sarà registrato oppure ogniqualvolta effettui il login con le sue credenziali personali SPID già definite.
Segue il Service provider ovvero chi mette a disposizione i servizi digitali ma sempre e solo accessibili tramite lo SPID.
Il terzo, Attribute provider, è quello che ha il ruolo di gestire e fornire gli attributi che qualificano gli utenti, per poi meglio finalizzarli alla fruizione dei servizi offerti.
Quanto sopra descritto viene usato sia dal singolo cittadino privato che da una azienda, lì dove ci sia la necessità di affacciarsi ai portali della pubblica amministrazione completamente in digitale ed in sicurezza, senza i timori passati per la sottrazione di dati; certo questo potrà sempre accadere ma il sistema è stato progettato in 3 livelli di sicurezza proprio per rendere questa operazione quasi impossibile e sempre noto l’uso al soggetto grazie a un collegamento sempre diretto e attivo.
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Che sicurezza fornisce per i nostri dati?
Come già precisato lo SPID si divide in tre livelli di sicurezza a seconda delle necessità e delle operazioni da compiere.
- Il Primo livello, quello base, permette l’accesso ai servizi online solo con il nome utente e la password, entrambi scelti dall’utente. Questo tipo di accesso permette una visione molto limitata di informazioni, spesso solo quelle strettamente necessarie;
- Il Secondo livello, come comprensibile, ha un grado di sicurezza superiore poiché utilizzato per i servizi che richiedono un grado di sicurezza maggiore. In questo livello oltre al nome utente e password già presenti nel Primo livello, viene introdotta una OPT – one time password, ovvero un codice di sicurezza a tempo che andrà inserito al momento del login e che ogni volta sarà generato differente;
- Il Terzo livello, richiederà come i due precedenti livelli, sempre il nome utente e la password scelti al momento della generazione del proprio SPID assieme ad un supporto fisico, spesso esterno al dispositivo in uso, come ad esempio smart card;
Con gli ultimi aggiornamenti effettuati (agosto 2020) in Italia solo solo Poste Italiane, Aruba e Sielte forniscono il Terzo livello di sicurezza.
Quali usi se ne fanno?
Nella Pubblica Amministrazione gli usi più comuni per lo SPID sono l’Agenzia delle Entrate, il portale dell’INPS oltre che altri servizi a bando, come quello del risarcimento per il Bonus Bicicletta e Mobilità, Bonus Internet e Pc o per il Cashback che abbiamo trattato in altro nostro articolo.
Per ottenere la propria Identità Digitale basterà scegliere prima il provider dei servizi, sempre in base alle nostre necessità e livelli di sicurezza, poi iscriversi e seguire i semplici passi indicati dal Gestore, che consistano fisicamente nel recarsi in Uffici o eseguendo la gestione totalmente online.
Ricordiamoci infine che questo Sistema ha fra le sue peculiarità e priorità per i cittadini quello rendergli più ‘user friendly’ la Pubblica Amministrazione e, in questa era Covid, agevolare le Agenzie permettendone un uso ed un accesso domestico in totale sicurezza e con lo stesso comfort – se non più – di chi si recasse in sede.