Un supercomputer (chiamato anche superelaboratore) è un tipo di computer progettato per ottenere capacità di calcolo estremamente elevate, dedicato ad eseguire calcoli matematici ad elevate prestazioni.
E’ questa la definizione che descrive il progetto messo a punto da Leonardo Company con la partnership tecnologica di Atos: il suo nome completo “davinci-1” ed è in grado di compiere 5 milioni di miliardi di operazioni al secondo vantandosi di essere tra i primi 100 al mondo per potenza di calcolo e prestazioni, e tra i primi tre per il settore aerospazio e difesa.
Si potrebbe credere l’ultima tecnologia scoperta oggi, ma molti esperti dell’informatica sarebbero contrari a questa affermazione. Essi ritengono che la tecnologia in questione risalga precisamente agli anni cinquanta e in particolare facendo riferimento al NORC, superelaboratore concepito e prodotto da IBM, capace di circa 15.000 operazioni per secondo. Da lì a poco il termine super computing, che venne utilizzato per la prima volta dal quotidiano New York World nel 1920 in un articolo che lo elogiava per via delle sue prestazioni tra le migliori di quelle conosciute al tempo.
Negli ultimi anni i supercomputer sono macchine sempre più standardizzate, dotate di un numero sempre maggiore di processori elementari costruiti su ordinazione, con pezzi unici progettati per le specifiche necessità dell’acquirente.
Secondo gli esperti di Leonardo, grazie a queste sue caratteristiche, potrà contribuire enormemente nei settori dell’analisi dei dati, del calcolo ad elevate prestazioni e dell’intelligenza artificiale come mai prima d’ora: conterà su una batteria di oltre 100 unità di supercalcolo, con una potenza di calcolo complessiva superiore a 5PFlops (equivalenti a circa 5 milioni di miliardi di operazioni in virgola mobile al secondo). Tutta questa potenza di computing è unita a una rete ad alte prestazioni e ad un sistema d’archiviazione dotato delle più recenti tecnologie hardware e software, capaci di memorizzare fino a 20 milioni di Gigabyte.
Per l’appunto “davinci-1” non è stato ancora acceso e si trova attualmente a Genova, pronto ad essere protagonista di molti progetti e in primis del progresso scientifico in svariati campi. Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo dichiara: “Questo progetto contribuirà in maniera significativa al posizionamento dell’Italia fra le prime cinque nazioni al mondo per capacità di calcolo nei settori della ricerca pubblica e industriale”.
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Si parla di progetti che spazieranno dal il presente al futuro nel nome dell’innovazione: dal campo dell’IA (Artificial Intelligence) e degli Autonomous Intelligent System, ai Big Data Analytics fino ad arrivare ad essere i prediletti dalla simulazione per quanto riguarda test sperimentali, effettuati con software complessi e che per forza di cose necessitano di grandi capacità di calcolo, che potranno ridurre di molto i costi di brevetto.
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