L’AI di Google ha fatto passi da gigante, e negli ultimi tempi ha ricevuto preziosi sviluppi per aiutare il settore medico, anche contro la pandemia da coronavirus.
Il mondo dell’intelligenza artificiale è uno dei settori della tecnologia più affascinanti in assoluto. Tramite le cosiddette AI è possibile svolgere alcuni compiti altrimenti difficili o impossibili da raggiungere dall’intelletto umano: pensiamo ad esempio al calcolo di grandi moli di dati, o alla capacità di prevedere il testo quando si digita nel proprio smartphone, e così via.
Tra le aziende più attive nel settore delle AI vi è Google, che da molti anni lavora al miglioramento delle proprie apparecchiature di intelligenza artificiale sotto diversi obiettivi, tutti atti a portare miglioramenti nel settore tecnologico e di conseguenza nella vita quotidiana delle persone.
Tra i campi di ricerca delle AI di Google vi è il settore medico, che nel corso del 2020 ha dovuto affrontare una situazione emergenziale terribile, ossia quella della pandemia da coronavirus che ha colpito il mondo intero. Proprio a fronte di questo, l’azienda statunitense si è mobilitata, arrivando a sviluppare delle tecnologie potenziamente rivoluzionarie.
In particolare, Google ha rilasciato da poco due nuovi strumenti di intelligenza artificiale da adoperare nel settore sanitario. Le due nuove AI di Google sono rappresentate da Healthcare Natural Language API e da AutoML Entity Extraction for Healthcare. I due tool sono stati sviluppati al fine di ealborare volumi di testo notevolmente superiori alle dimensioni canoniche.
Il primo dei due è stato sviluppato allo scopo di estrarre informazioni mediche ricorrenti nella cartella clinica di un utente, ad esempio individuando farmaci già prescritti in passato, sintomi già comparsi, e così via. In questo modo il processo di revisione manuale del quadro sanitario di un paziente viene del tutto eliminato, accelerando di molto i tempi di trattamenti, prestazioni sanitarie e altro.
Il secondo, invece, costituisce per lo più un tool al servizio di tutti. Si tratta infatti di una piattaforma di sviluppo accessibile a chiunque, che non necessita dunque di conoscenze approfondite di machine learning. Tramite questa piattaforma, anche l’utente con meno esperienza nel settore può sviluppare script di estrazione di dati, simili a quello precedente, per creare automatizzazioni e velocizzare eventuali processi di valutazione e consulto medico in ogni ambito sanitario.
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In un periodo difficile come quello della pandemia da coronavirus, notizie come questa non possono che portare conforto e soprattutto speranza. D’altronde, il COVID-19 è noto per essere l’origine di possibili nuove patologie, e soprattutto aggrava le condizioni di salute di chi soffre già di patologie pregresse.
L’utilizzo di metodologie come le AI di Google sono a dir poco preziose in momenti come questo, nei quali è necessario intervenire tempestivamente e prevenire al più presto lo scatenarsi di sintomi gravi. Chiunque arriverà ad utilizzare l’intelligenza artificiale di Google per il settore medico, di sicuro gioverà al sistema sanitario e porterà un servizio molto più rapido ed efficiente ai propri pazienti.
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