The FlyCam – DJI stupisce ancora, grazie alla versione 2 del best seller ‘Mavic Mini’

Avete mai provato la voglia di osservare la terra dall’alto? Sorvolare le case, i prati, gli specchi d’acqua o, solamente, vedere le cose da un’altro punto di vista?

Il nuovo modello della DJI Mavic Mini gen. 2 – MeteoWeek.com

Bene, per fare questo DJI vi può dare un aiuto e lo fa con il suo drone Mavic Mini 2, un nome che eredita un grande successo e diffusione già dalla prima release. Piccolo, potente quanto basta, capace di volare in ogni dove (sempre avendo le giuste attenzioni) e facilissimo da usare.

A scelta si può avere la configurazione ‘Fly more combo‘, con la sua valigetta siglata DJI (che consiglio vivamente), contenente ricambi per le eliche, batterie addizionali ed altri accessori in più che saranno sempre utili da portare in ogni gita. Come già detto è duttile viste difatti le sue dimensioni, facile da usare e collegare allo smartphone. Insomma basta “aprirlo” secondo i suoi scatti meccanici dei braccetti, collegare lo smartphone al telecomando, e gestire tutto dalla sua App rilasciata dalla casa madre.

Uno scorcio immortalato dall’alto di un vecchio borgo di mare – MeteoWeek.com

Sicuramente questa procedura è così snella e pratica anche perché il Mavic Mini 2, come il suo predecessore, pesa solo 249gr e quindi sotto la quota di peso per la quale necessita brevetto di volo. Difatti il nostro Paese, nella scorsa primavera, si è adattato a quel regolamento europeo che prevede che per gli APR (Apparecchi a Pilotaggio Remoto – ndr) sotto i 250gr nessun brevetto sia necessario né comunicazione obbligatoria dei piani di volo. Unica procedura obbligatoria è invece quella di assicurare il proprio drone, una vera e propria polizza di RC – responsabilità civile – dal costo inferiore ai €40 annui.

Sicuramente le migliorie apportate rispetto alla prima generazione di ‘Mini‘ non creano stravolgimenti alla linea, ma di certo implementano delle prestazioni già ottime; in molti dubitavano della durata delle batterie, della capacità di avere una Gimbal così stabile e fluida, ma riuscire a mantenere tutto ciò e migliorarlo è stato l’obiettivo di DJI.

Difatti ora è una vera FlyCam (Flying Camera), non un semplice drone, un compagno per ogni viaggio che si trasporta più facilmente di una reflex con obiettivi intercambiabili, utile da azionare per una festa in giardino da amici, una gita al mare, in montagna o altre attività che valga la pena immortalare e, perché no, conservare per l’album di famiglia.

Veduta in quota di un lago italiano – MeteoWeek.com

Sopra ogni cosa, vorrei evidenziare oltre agli standard già elevati della prima generazione, l’upgrade della fotocamera con sensore da 12MP per le foto e capace di registrare video in 4K/30fps, sempre fluidi grazie alla stabilizzazione motorizzata a 3 assi. Rinnovata e aumentata resistenza al vento, con picchi massimi fino a 29-38 km/h e capace di raggiungere un’altitudine massima di 4.000 metri.

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Infine, ma davvero non per ultimo, il nuovo sistema di trasmissione OcuSync 2.0 che supporta trasmissioni video HD fino a 10 km, quindi in grado di volare sempre in sicurezza grazie a un segnale realmente live e nitido grazie al HD.

Fermo immagine di una ripresa in una villa della Capitale – MeteoWeek.com

Insomma davvero un valido acquisto da avere nella propria collezione Tech, nello zaino da escursione o come strumento per il tempo libero, adatto sia ai neofiti del settore che ai professionisti, i quali riescono ad apprezzarlo ancor meglio grazie alle succitate dimensioni ridotte, la facile trasportabilità e le molteplici impostazioni fotografiche presenti nella App per il pilotaggio.

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