Amazon e Ring fanno la spia: un reportage mostra come abbiano inviato i nostri dati alle autorità

Amazon ha lanciato un’importante notizia per quanto riguarda una azione che sembra essere legale, ma che, a conti fatti, potrebbe arrecare dei danni non indifferenti alla privacy delle persone. Ma in che senso stiamo dicendo questo, e quanto dovremo preoccuparci?

Amazon e Ring fanno la spia: un reportage mostra come abbiano inviato i nostri dati alle autorità
Amazon, con i prodotti ring, potrebbe fare l’impensabile – MeteoWeek.com

Questa news ha sconvolto chi la ha letta, tuttavia doveva venire a galla prima o poi: Amazon ha ammesso che negli USA sia in grado di inviare dei dati personali degli utenti alle autorità senza il loro consenso; per riuscirci è sufficiente compilare un modulo digitale come è indicato nella suddetta documentazione, il che vale a dire che sia una procedura ammessa solo in caso di emergenza. Un caso possono essere le stesse forze dell’ordine che pensano che la vita di qualcuno sia a rischio, dunque fanno uso dei dipendenti di Amazon per cercarli.

La notizia è emersa negli Stati Uniti grazie ad un’interrogazione diretta di un senatore appartenente al Partito Democratico, Ed Marke, che ci dice che soltanto nel 2022 si sono verificati 11 casi di risposta positiva a una richiesta di emergenza, e non sono così pochi come sembrano. Non siamo al corrente di quanti altri ce ne siano stati negli anni precedenti, tantomeno quante richieste di emergenza siano state inviate nel corso del tempo.

L’aiuto di Amazon nei confronti delle forze dell’ordine e il rischio di estrapolare dei dati privati senza permesso

Amazon e Ring fanno la spia: un reportage mostra come abbiano inviato i nostri dati alle autorità
i dati forniti alla mano per le forze dell’ordine, per alcuni, non sono rassicuranti – MeteoWeek.com

Tuttavia, il problema resta nel fatto che non siano state segnalate da nessuna parte nei termini e condizioni, e che tutta la procedura si sia basata soltanto  sulla buona fede e sulla capacità di giudizio delle autorità e della persona di Amazon che si è occupata – in quel momento – di fornire il supporto necessario. Ma non è sempre stata rosa e fiori la seguente questione: abbiamo già assistito nel corso degli anni di alcune problematiche non indifferenti al riguardo, per cui è ovvio che una situazione del genere possa rivelarsi essere decisamente fastidiosa per tanti di noi.

Oltretutto non si sa nemmeno chi siano le persone che si occupano di analizzare i dati, come anche chi dovrebbero essere le forze dell’ordine che si rivolgono ad Amazon. Tutto, apparentemente, pare che sia avvolto da un alone di mistero che non lascia presagire niente di buono. Che si possano essere verificati dei disagi al riguardo non è nemmeno da escludere, ma al momento non esistono delle prove che ne possano parlare. Apertamente, dunque, prima di giungere a conclusioni affrettate, forse dovremmo riflettere meglio.

Non sappiamo se possa essere una effettiva situazione stabile – come sembra essere –  oppure no, ragione per la quale dovremo limitarci soltanto ad aspettare per vedere che tipo di novità potranno venire a galla nel corso del tempo. Saranno dannose nei nostri confronti? Non è da escludere, come anche che i dipendenti che stanno aiutando la polizia si rivelino essere degli ottimi punti di riferimento per loro.

? Fonte: www.hdblog.it