Ai prossimi Mondiali del Qatar scenderà in campo una super AI a controllare tutto: niente più scuse

Un Mondiale di calcio diverso dagli altri. Per il vespaio di polemiche abbattutesi praticamente sin dalla sua assegnazione, perché per la prima volta si giocherà d’inverno e, volendo, senza l’Italia.

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Mondiali in Qatar con l’Intelligenza Artificiale – MeteoWeek.com

Ma la 22ª fase finale della kermesse iridata in programma in Qatar dal 21 novembre al 18 dicembre, verrà ricordata anche per il debutta di una super Intelligenza Artificiale, nata per controllare tutto.

La FIFA nei giorni scorsi è uscita allo scoperto dando credito a quelle indiscrezioni che già circolavano fra gli addetti ai lavori da qualche mese. Per i Mondiali di calcio si utilizzeranno telecamere basate sull’intelligenza artificiale per aiutare gli arbitri a effettuare le chiamate del fuorigioco.

Mondiali di calcio in Qatar: via a una sorta di VAR 2.0

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Intelligenza Artificiale a servizio del calcio – MeteoWeek.com

Il sistema è innanzitutto semiautomatico ed è costituito da un sensore previsto nel pallone che trasmetterà la sua posizione sul campo 500 volte al secondo e 12 telecamere di rilevamento montate sotto la copertura dello stadio utilizzando l’apprendimento automatico per tracciare 29 punti nel corpo dei giocatori. Non solo.

Il software combinerà questi dati per generare avvisi automatici quando i giocatori andranno in fuorigioco: gli avvisi saranno inviati agli arbitri in una vicina sala di controllo, che convalideranno la decisione e consiglieranno ai direttori di gara la decisione da prendere.

Secondo Infantino questo processo avverrà entro pochi secondi: il calcio infatti non è uno sport con il tempo effettivo, tutto il tempo che si perde per prendere una decisione viene sommariamente conteggio con un recupero, non certo preciso al secondo.

Per questo la FIFA assicura che grazie all’Intelligenza Artificiale le decisioni verranno prese più velocemente e con maggiore precisione.
I dati generati dalle telecamere e dal pallone verranno utilizzati anche per creare animazioni automatizzate, riproducibili sugli schermi dello stadio e nelle trasmissioni televisive “per informare nel modo più chiaro possibile tutti gli spettatori” del motivo per cui è stata effettuata la chiamata.

Una storica decisione, dunque, che si spinge molto più in là delle decisione UEFA a livello continentali. L’ultimo esempio di sport che abbraccia la tecnologia automatizzata per aiutare gli arbitri a prendere le decisioni più corrette e non falsificare di fatto un incontro.

La FIFA aveva già anticipato la UEFA, precedentemente, con l’introduzione del VAR, l’ormai noto assistente video arbitrale, che consente ai direttori di gara di rivedere le decisioni (e di conseguenza tornare sulle proprie scelte) utilizzando i monitor a bordo campo. La prima volta fu ai Mondiali russi del 2018, non c’eravamo neanche lì. Il VAR sì.

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