L’estate è sicuramente una bella stagione: vacanze, mare, abbronzatura. Le giornate si allungano e si può passare molto più tempo fuori casa. Ma anche l’estate più bella presenta i suoi limiti, che si traduce spesso in una fastidiosa convivenza con le zanzare.
Quando eravamo piccini le mamme e le nonne utilizzavano ogni espediente in loro possesso e conoscenza per cercare di prevenire i morsi, e quando non era possibile almeno facevano quanto in loro potere per lenire il dolore e il prurito dei morsi.
Dopo tanti anni, un’azienda tedesca ha inventato un dispositivo elettronico, anzi in realtà tre diversi modelli dello stesso dispositivo, che sfrutta il calore e una piastrina che si scalda per far passare il dolore e il prurito dei pizzichi.
Dopopuntura tech di Beurer, ecco i tre modelli e come funzionano
L’azienda che ha realizzato i dopopuntura tecnologici si chiama Beurer e ha costruito tre modelli: BR10, BR60 e BR90. Questi apparecchi sono pensati per controbattere alle punture di insetti vari, tra cui oltre alle zanzare anche tafani, calabroni e vespe.
Il modello base è il BR60, ha una piccola piastra riscaldante in ceramica che si poggia sulla parte del corpo punta, meglio se subito dopo il morso. Ha un programma breve della durata di 3 secondi per chi ha la pelle sensibile e uno da 6 secondi per tutte le altre persone. Finito il trattamento l’apparecchio emette un suono, la luce si spegne e si attenua anche il calore.
Il prezzo di vendita del BR60 è di circa 37 euro a listino ma esistono delle offerte sui vari ecommerce, tra cui anche Amazon. Subito superiore il modello BR90, che in più ha una torcia LED che ne consente l’uso al buio o in zone dove l’illuminazione è scarsa. Ed infine c’è la versione super tascabile, il BR10, che può essere portato ovunque.
La Beurer GmbH è un’azienda tedesca di tecnologia medica ed elettrodomestici con sede a Ulm. Produce dal 1919 in Germania dove venne da Käthe e Eugen Beurer. I primi prodotti furono cuscini termici e asciugacapelli. Nel secondo dopoguerra avvenne la rifondazione assieme al figlio Bernhard Beurer. Nel 1952 iniziò la produzione di coperte termiche (scaldaletto).
Dal 2013 inizia la produzione di prodotti a tecnologia “Connect”, con bilance pesapersone, sfigmomanometri e pulsossimetri connessi in rete.