DVB-T2 ancora novità sulla programmazione: cosa cambia dal 1 luglio?

La rivoluzione da digitale terrestre, praticamente iniziata due anni or sono, sta per arrivare al suo punto più importante, perché all’orizzonte c’è quello switch definitivo, identificato in un contesto storico ben definito: fra la fine del 2022 e il 2023.

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DVB-T2 – MeteoWeek.com

Ci si sta arrivando a piccoli passi. A metà novembre tutte le emittenti nazionali e locali (a partire dalla Sardegna) hanno lasciato la banda 700 MHz per trasmettere con la nuova codifica DVB-T / MPEG 4.

A marzo, Mediaset e RAI hanno portato un primo switch, con i canali tematici praticamente tutti da DVB-T2 (quell’’estensione dello standard DVB-T del consorzio europeo DVB per una modalità di trasmissione televisiva digitale terrestre, che terrà banco a breve) mentre i canali principali sdoppiati. A tempo determinato. A luglio arrivano altre novità.

Per chi suona la Campania: tutta Italia ora è al completo. Ma…

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Digitale terrestre – MeteoWeek.com

La nuova road map ha suddiviso l’Italia in aree geografiche. A novembre è partita la Sardegna, seguita a gennaio da Valle d’Aosta e Piemonte. A gennaio la Provincia di Piacenza, Lombardia. Poi le province di Bolzano e Trento, Veneto ed Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche, Abruzzo e Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.

A maggio è toccato a Sicilia, Liguria, Toscana e Umbria. Nel mese in corso il Lazio. Ora tocca alla Campania. Il che vuol dire che ci siamo: dall’1 luglio tutti i canali trasmessi a livello nazionale e locale utilizzeranno le nuove frequenze.

Non ci saranno più ri-sintonizzazioni da fare, e già questo è una buona notizia per i poveri utenti che in questi anni hanno dovuto cambiare tv o decoder (in primis quelli acquistati ante il 2018), o leggere e capire il modo per sfruttare i bonus di Stato (sia quello libero e dedicato a tutti, sia quello per una determinata categoria di cittadini in base ai 20mila euro annui di ISEE), previa i test sui canali 200 del digitale terrestre per capire se il televisore/decoder era compatibile con l’ormai famigerato DVB-T2.

Niente più cambi, dunque, anche se il consiglio consiglio degli esperti di attivare la sintonizzazione automatica dei canali su digitale terrestre ogni tanto, per avere la guida TV aggiornata, è sempre valido. Anche perché, magari fossero tutte rose e fiori.

Il passaggio alle nuove frequenze sta portando innovazione, per carità, ma anche molti disservizi, vedi i problemi in Puglia, dove è sceso in campo un battagliero Adicosum, per chiedere la sospensione del Canone Rai, tanto grande il disservizio. In Italia, ahinoi, troppo spesso funziona così.

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