Una grafic novel diventa fonte di ispirazione per la creazione di droni in grado di stoppare l’emorragia che sta dilaniando gli Stati Uniti: le sparatorie, in grande aumento. Ahiloro. Così dal leader globale nelle tecnologie di sicurezza pubblica connesse, arriva un interessante sviluppo.
Axon ha annunciato di aver avviato formalmente lo sviluppo di un sistema di droni Taser non letale, azionato a distanza come parte di un piano a lungo termine per fermare le sparatorie di massa, sommosse e attentati, rilanciando il suo impegno per il processo di sviluppo.
Questo piano include l’accelerazione del rilevamento e il miglioramento della consapevolezza situazionale in tempo reale degli eventi di sparatutto attivi, il miglioramento dell’efficacia del primo soccorritore attraverso l’addestramento VR e il dispiegamento di droni non letali azionati a distanza in grado di inabilitare un tiratore attivo in meno di 60 secondi.
C’è bisogno di soluzioni nuove. E migliori
Non tutti hanno accolto questa notizia con entusiasmo, che chi non si fida affatto di quel “taser non letale”, ma al di là delle critiche Axion è consapevole della validità del suo progetto. “Oggi, l’unica risposta praticabile a uno sparatutto di massa è un’altra persona con una pistola“.
Parole forti quelle di Rick Smith, CEO e fondatore di Axon. “All’indomani di questi eventi – tuona il numero uno dell’azienda americana di produzione e distribuzione di pistole Taser con sede a Scottsdale, in Arizona – rimaniamo bloccati in dibattiti infruttuosi. Abbiamo bisogno di soluzioni nuove e migliori”.
Da qui è partita Axon per i droni anti-sommossa e attentati. “Per questo motivo – continua Rick Smith – abbiamo deciso di coinvolgere pubblicamente le comunità e le parti interessate e di sviluppare un sistema di droni non letale gestito a distanza che crediamo sarà un’opzione più efficace, immediata, umana ed etica per proteggere le persone innocenti”.
Il drone Taser, non letale, fa parte di una strategia di Axon divisa in tre parti. Il primo punto è quello che vede l’integrazione reti di telecamere e altri sensori nelle comunicazioni in tempo reale con i primi soccorritori. E in tal senso va inteso l’accordo di Axon con Fusus. Che permette a scuole, aziende o altre imprese di connettersi e condividere facilmente i feed delle telecamere di sicurezza con la sicurezza pubblica locale e altri partner di sicurezza.
Il secondo punto di Axon è quello di migliorare l’efficacia del primo soccorritore attraverso la formazione immersiva sulla risposta attiva del tiratore in realtà virtuale (VR), per questo è nata Virtual Reality Simulator Training, con lo scopo di fornire esperienze di formazione altamente coinvolgenti e coinvolgenti per la sicurezza pubblica. Anche qui, importanti le partnership di Axon con con gruppi di esperti e stakeholder chiave, da qui la formazione più efficace prevista nei prossimi 12 mesi.
Last but not least, l’abilitazione dell’immediata inabilitazione alle minacce, attraverso la capacità di droni non letali azionati a distanza. I droni Taser. Appunto.
FONTE: Axon Corriere.it