Gli “inviti segreti” di Amazon: cosa sono e come funzionano?

Il colosso dell’e-commerce Amazon ha molto a cuore i suoi clienti, e cerca di tutelarli in ogni modo possibile. Soprattutto dalle truffe, che vengono perpetrate da personaggi loschi, anche direttamente sul sito stesso di Amazon. Ed ecco che spunta la novità degli “Acquisti su invito”. 

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Amazon – MeteoWeek.com

In sostanza, l’invito di Amazon altro non è che una modifica del tasto “Acquista ora”, dove invece si troverà scritto “Richiedi invito”, tramite il quale un acquirente deve prima identificarsi e poi può ricevere l’autorizzazione ad acquistare questo o quell’articolo.

Si tratta di una piccola (grande) accortezza che Amazon ha deciso di prendere nei confronti degli articoli in edizione limitata, o di cui ci sono pochi pezzi in commercio, che fin troppo spesso vengono acquistati in blocco da bot, sistemi informatici automatici, che automaticamente poi li rimettono in vendita magari a prezzi assurdi.

L’invito non ferma ma rallenta di molto i bot

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BOT – MeteoWeek.com

Il concetto dell’invito funziona in modo tale da dare del tempo agli acquirenti umani per acquistare ciò che normalmente un bot impiega qualche secondo a comprare. Ma soprattutto, serve ad Amazon per verificare i dati di chi richiede l’invito ad acquistare.

In questo modo, se un BOT inserisce i dati di consegna di tante transazioni e risultano tutte identiche, Amazon in quel modo può verificare che si tratta di un sistema automatizzato e quindi eventualmente decidere di negare l’acquisto di una cosa che è in edizione limitata.

Al contrario, la richiesta di un utente umano e vero è sicuramente facile da verificare e quindi Amazon può decidere di vendere a quella persona un qualcosa che diversamente andrebbe in vendita su altri canali, o su Amazon stesso, ma a prezzi assurdamente gonfiati.

Basti pensare alle PlayStation, che sono assolutamente difficili da trovare e quelle che sono disponibili sono vendute a prezzi assolutamente fuori mercato. Poiché i pezzi sono limitati, ma gli inviti no, Amazon può mettere in condizione l’utente umano di avere un po’ più di tempo per poter almeno tentare di essere invitato e fare dunque una sorta di preordine dell’oggetto desiderato, in modo che il sistema possa verificare la sua identità.

Magari una volta ricevute le richieste di invito, Amazon può fare una graduatoria degli acquirenti, o verificare quali siano più idonei. E una volta fatta questa cernita, manderà una mail al “vincitore” invitandolo ad acquistare l’oggetto pagandolo entro un determinato lasso di tempo per non perdere la priorità acquisita.