In principio c’era il Folletto. E dominava senza grossi concorrenti di mercato, dal momento che nessun altro aspirapolvere e simili poteva reggere il confronto con il famosissimo e super performante aspirapolvere prodotto dalla Vorwerk.
Poi è arrivato Dyson e le cose sono decisamente cambiate: l’azienda inglese infatti ha cambiato il modo di intendere la tecnologia degli aspirapolvere utilizzando la separazione a ciclone per rimuovere polvere e altre particelle dal flusso d’aria. L’aria sporca viene fatta fluire, formando una stretta spirale, in un contenitore di forma conica chiamato ciclone. La forza centrifuga spinge la polvere contro la parete del ciclone. L’impatto fa cadere le particelle verso il basso, dove vengono raccolte nel contenitore principale.
Ma questo a Dyson non basta: l’azienda infatti ha recentemente mostrato dei prototipi di robot per il cui sviluppo è a lavoro e ha anche annunciato di avere intenzione di assumere centinaia di ingegneri che costruiscano dei robot in grado di svolgere le faccende domestiche. Ecco come.
Dyson potrebbe essere pronto per il 2030 con un robot autonomo per le faccende
Secondo quanto riporta il The Guardian, l’azienda inglese ha affermato che mira a sviluppare «un dispositivo autonomo in grado di svolgere le faccende domestiche e altri compiti», presumibilmente entro il 2030. Infatti Dyson ha da tempo sottolineato il suo interesse per l’IA e la robotica per sostenere i suoi prodotti futuri.
L’annuncio di Dyson è arrivato o in concomitanza con la Conferenza internazionale sulla robotica e l’automazione a Philadelphia e funge da strumento di reclutamento con un importante invito che recita «Inizia la tua carriera Dyson» posizionato nella parte superiore del comunicato stampa di Dyson . La società afferma infatti di essere nel mezzo della «più grande campagna di reclutamento di ingegneri nella sua storia». Attualmente sta reclutando 250 ingegneri di robotica con esperienza in «visione artificiale, apprendimento automatico, sensori e meccatronica» e spera di assumerne altri 700 nei prossimi cinque anni. Dyson afferma di aver già aggiunto 2.000 nuovi dipendenti alla sua forza lavoro quest’anno.
La società sta anche costruendo quello che spera sarà il più grande centro di ricerca sulla robotica del Regno Unito, si legge ancora su The Guardian . Il centro avrà sede presso l’Hullavington Airfield vicino al centro di progettazione esistente dell’azienda a Malmesbury, nel Wiltshire, dove sta ristrutturando un hangar per aerei dove lavoreranno 250 robotici. Il sito era stato precedentemente destinato allo sviluppo dell’auto elettrica di Dyson , prima che il progetto fosse cancellato nel 2019 . La ricerca si svolgerà anche in un laboratorio a Londra, nonché presso la sede globale dell’azienda a Singapore.
«Si tratta di una grossa scommessa sulla futura tecnologia robotica che guiderà la ricerca in tutta Dyson, in aree tra cui l’ingegneria meccanica, i sistemi di visione, l’apprendimento automatico e l’accumulo di energia», ha affermato Jake Dyson, ingegnere capo dell’azienda e figlio del fondatore James Dyson. Nel 2020, Dyson ha annunciato l’intenzione di investire 2,75 miliardi di sterline (circa 3,45 miliardi di dollari) in aree tra cui robotica, nuova tecnologia motoria e software di apprendimento automatico entro il 2025. Quest’anno prevede di spendere 600 milioni di sterline (circa 750 milioni di dollari) di tale investimento.