Già lo è adesso, ma in un futuro prossimo usare uno smartphone alla guida (magari all’orecchio) potrebbe rappresentare qualcosa di molto simile a un rischio, un azzardo passibile di multa, magari con punti tolti alla patente.
Si potrebbero chiamare fotovelox, anche se non è questo il nome. Ma il principio di funzionamento è lo stesso in pratica dei nostri autovelox, con un’unica differenzia sostanziale: non fotografano la vettura, non sono interessati alla sua velocità, bensì fotografano l’abitacolo di un’auto.
L’idea nasce in Germania. Il governo locale ha guardato i suoi dati relativi agli incidenti stradali: “Solo nel 2021 ci sono stati 1001 incidenti causati dalla distrazione” ha tuonato Roger Lewentz, ministro degli Interni teutonico. Una breve riflessione, quindi la decisione di fermare la moda dannosa dell’utilizzo del cellulare in macchina.
Test da brividi: in appena un’ora catturati dieci trasgressori passibili di multa
Per far fronte a questa grave problema, la Germania utilizzerà un nuovo tipo di tecnologia della fotocamera per aiutare a fermare la guida distratta, che può vedere nella tua auto e rilevare se stai impugnando uno smartphone. La guida distratta è un problema comune in tutto il mondo e, man mano che gli smartphone diventano più connessi con i nostri veicoli, molte persone trovano sempre più difficile non giocherellare con loro in macchina.
“Utilizzando la nuova telecamera – sentenzia sempre il ministro degli interni tedesco – prevediamo un ulteriore aumento della sicurezza stradale“.
Un software intelligente scansionerà la posizione della mano del conducente, se sta impugnando un dispositivo. Verranno fotografate posizioni sospette, che passeranno in altre mani, quelle di un personale appositamente addestrato, che probabilmente deciderà se quell’esperienza è passibile di multa. Presumibilmente salata, vista la situazione tedesca.
In Germania vanno di fretta, in tutti i sensi. Già, le unità di prova sono state installate nello stato della Renania-Palatinato, una singola monocamera visibile sopra una strada con un computer designato e puntata in un angolo che può vedere nell’abitacolo delle auto sottostanti.
Nella fase dei test, in appena un’ora la telecamera aveva già catturato 10 trasgressori. Tutto avrebbe funzionato per il meglio, così si vocifera che il nuovo dispositivo potrebbe debuttare ufficialmente a giugno, progetto pilota di tre mesi, a Treviri. Poi sarà il turno di Magonza, i dati verranno analizzati e i funzionari decideranno se espandere o meno il sistema. Idee chiare sulle multe: cento euro e 1 punto sulla patente. Meglio perdere quel vizio, per non veder volare via altri soldi dal portafoglio.
