In Inghilterra la Royal Mail consegnerà la posta coi droni nelle zone più remote, è ufficiale

Dopo un anno dall’inizio della fase di sperimentazione che ha visto protagonista sia un drone autonomo realizzato da Windracer, un twin-engine UAV, che un drone a decollo verticale controllato da Skyports, la Royal Mail ha dichiarato di aver avuto intenzione di voler realizzare una flotta di 500 droni per aiutare a consegnare la posta da remoto in tutto il Regno Unito. Come hanno pensato di portare avanti il progetto?

In Inghilterra la Royal Mail consegnerà la posta coi droni nelle zone più remote, è ufficiale
Adesso le consegne verranno effettuate in un modo diverso da come lo immaginiamo: i droni saranno i prossimi fattorini con cui dovremo approcciarci. Aspettiamoci dei risultati – MeteoWeek.com

L’azienda postale che si è occupata del programma, spera di riuscire a completare il suo progetto sfruttando ben 200 droni
per il trasporto delle corrispondenza su 50 nuove rotte con le isole Scilly, le isole Shetland, le isole Orcadi e le Ebridi. Per poter avviare questi servizi, però, sarà necessario prima ottenere l’approvazione dell’Autorità per l’Aviazione Civile con cui da poco sono state avviate delle consultazioni concrete.

Secondo la CAA, affinché i droni possano essere utilizzati quotidianamente, questi dovranno essere pienamente integrati nello spazio aereo, e quindi autorizzati come fossero dei velivoli a tutto gli effetti. Sarà necessaria una combinazione di nuove tecnologie e attrezzature per il loro rilevamento, oltre a diverse prove per verificare la sicurezza. Ma a giudicare da come stia andando il programma tutti sono fiduciosi della riuscita dell’impresa, ma come sono fatti questi droni?

La caratterisriche dei dispositivi e i loro impieghi su zone particolari

In Inghilterra la Royal Mail consegnerà la posta coi droni nelle zone più remote, è ufficiale
Le immagini in questione sono una chiara conferma di quello che stiamo dicendo. Immaginate un esercito di droni che consegnano dei pacchi senza un attimo di tregua – MeteoWeek.com

Di recente la Royal Mail ha continuato ad effettuare ulteriori test utilizzando dei droni autonomi. L’ultimo, per esempio, si è tenuto lo scorso aprile sulle Isole Shetland; i dispositivi hanno consegnato per posta effettuando un volo tra l’aeroporto di Tingwall a Lerwick a Unst, l’isola abitata più settentrionale della Gran Bretagna. Parliamo di un volo di circa 65 chilometri a tratta.

Oltretutto, i droni con cui sta effettuando i test la Royal Mail sono alimentati da due motori a combustione interna, assieme ad una un’apertura alare di circa 10 metri, un’autonomia di 1.000 km e una capacità di trasporto fino a 100 kg di merce. I droni, come se non bastasse, erano stati pensati in origine per aiutare in Africa, non a caso sono in grado di decollare in uno spazio relativamente breve e atterrare in un’area limitata a condizione che la superficie sia abbastanza piatta.

Diciamo che sono molto simili a un piccolo aereo ma privi di pilota, e volano in autonomia anche se sono sorvegliati da remoto da tecnici che possono prendere il controllo in caso di necessità. Infine, secondo la Royal Mail, saranno utili per poter ridurre le emissioni di carbonio in quanto ne producono circa il 30% in meno rispetto agli aerei pilotati comparabili. Questi droni, in aggiunta, hanno anche meno probabilità di essere soggetti alle condizioni meteo rispetto agli aerei in quanto possono volare facilmente pure in presenza di nebbia.

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