La serata del 28 aprile 2022 è stata piuttosto difficile per gli utenti di WhatsApp e di molti altri social network. Ci sono state infatti parecchie segnalazioni di malfunzionamenti, soprattutto dell’app di messaggistica istantanea di proprietà di Meta, che hanno causato rallentamenti nel traffico dell’invio di media o anche di semplici messaggi tramite le chat.
Le prime segnalazioni hanno cominciato ad arrivare in serata ed hanno avuto un picco intorno alle 22.45: dopo aver riscontrato le prime problematiche nell’invio dei messaggi, subito è stato inventato e diffuso l’hashtag #whatsappdown, a significare la difficoltà estrema di trovarsi senza collegamenti diretti con i propri amici e conoscenti.
L’hashtag è stato immediatamente postato su Twitter, dove è subito diventato un trend topic soprattutto in Italia mentre le prime segnalazioni sono arrivate grazie al monitoraggio del sito downdetector intorno alle 22.00
#whatsappdown è durato poco per fortuna, ma quanti guai!
Insomma nella serata di giovedì 28 aprile il funzionamento a singhiozzo di WhatsApp, un problema di livello mondiale, ha lasciato per oltre 1 ora quasi tutti gli utenti globali senza poter inviare o ricevere messaggi, spedire file multimediali e documenti di vario genere.
Il disservizio è stato talmente sentito che Meta ha deciso di postare un Tweet per confermare il down dell’applicazione. Nel Tweet si legge che “al momento potresti riscontrare alcuni problemi con WhatsApp. Siamo consapevoli e stiamo lavorando per far funzionare di nuovo le cose senza intoppi. Ti terremo aggiornato e nel frattempo, grazie per la tua pazienza”.
Ma le problematiche legate al malfunzionamento di WhatsApp hanno coinvolto in qualche modo anche altre applicazioni di social media e non pochi siti che hanno smesso improvvisamente di funzionare. Uno tra questi è Facebook, dove il 28 aprile si sono verificate delle anomalie nella visualizzazione dei post dei gruppi, che hanno iniziato a riproporre post di una decina di anni fa, o comunque risalenti alla creazione dei gruppi stessi.
Anche Instagram ha avuto qualche problemino durante l’ora abbondante di disservizio dei servizi dei social media dell’azienda di Mark Zuckerberg Meta: un centinaio di persone, stando al sito Downdetector che si occupa di questo tipo di monitoraggi.
Downdetector è una piattaforma online che fornisce agli utenti informazioni in tempo reale sullo stato di vari siti web e servizi. Le informazioni fornite dal sito si basano su segnalazioni dello stato provenienti da una serie di fonti, tra cui Twitter e i rapporti inviati su Downdetector, che vengono analizzate in tempo reale per rilevare automaticamente eventuali disservizi. Viene inoltre visualizzata una mappa con le posizioni delle segnalazioni ed un elenco di città con il numero corrispondente di segnalazioni. Downdetector è disponibile in 45 paesi, con un sito diverso per ognuno di esso. Downdetector, fondato nell’aprile 2012 da Tom Sanders e Sander van de Graaf, è stato poi acquistato nell’agosto 2018 da Ookla, LLC, la società proprietaria di Speedtest.net.