Ingenuity fotografa un i resti di una navicella distrutta sulla superficie di Marte

Ci sono mille sfaccettature della missione Perseverance su Marte delle quali poter discorrere. Le sue missioni, i rilevamenti del suolo marziano, i voli del suo elicotterino di supporto Ingenuity, sono solamente una piccola parte dei tanti aspetti che compongono questa missione.

Paracadute Perseverance 20220429 tech
Paracadute Perseverance – MeteoWeek.com

Una missione iniziata poco più di un anno fa quando il rover Perseverance è riuscito ad atterrare in grande sicurezza sulla superficie di Marte, grazie a un equipaggiamento che lo ha protetto in tutte le fasi dell’atterraggio, ultra documentato e molto dettagliato.

Ma se il rover e il suo fedele compagno elicottero sono riusciti a “sopravvivere” all’atterraggio, inviando tante testimonianze del loro lavoro sul Pianeta Marte, non è andata molto meglio al suddetto equipaggiamento che ha aiutato la discesa dell’apparecchiatura, che all’atterraggio non è propriamente sopravvissuto.

Detriti marziani: Ingenuity invia sulla Terra delle bellissime immagini a colori

Scudo protettivo perseverance 20220429 tech
Scudo protettivo Perseverance – MeteoWeek.com

Le immagini catturate da Ingenuity sono state scattate lo scorso 19 aprile durante il volo numero 26 del piccolo elicottero che fa da luogotenente a Perseverance, e mostrano come il paracadute e il guscio protettivo di Perseverance abbiano impattato sul suolo del Pianeta Rosso diventando a tutti gli effetti dei detriti, oggi coperti di polvere marziana.

L’immagine scattata da Ingenuity, o meglio la serie di fotografie riprese con la fotocamera a colori durante il volo 26 il 19 aprile, offre una prospettiva diversa sui detriti rispetto a quella che abbiamo visto quando il rover ha scattato una foto recente del sito di atterraggio. Come detto, il grande paracadute è ricoperto di polvere marziana e il guscio posteriore è rotto.

Capire cosa sia successo all’equipaggiamento di atterraggio potrebbe aiutare le future missioni su Marte, al fine di evitare la distruzione di preziose attrezzature di equipaggiamento, ed anche il previsto ritorno della capsula che porterà sulla terra i campioni di roccia raccolti dal rover e che saranno esaminati per uno studio approfondito da parte della NASA.

Perseverance ha effettuato l’atterraggio su Marte meglio documentato della storia, con telecamere che mostravano di tutto, dal momento in cui il paracadute si è gonfiato al momento in cui il rover ha toccato – ha affermato mercoledì Ian Clark del JPL, a capo della fase di ritorno dei campione da Marte, in una dichiarazione ufficiale – Ma le immagini scattate da Ingenuity offrono un punto di vista diverso. Se da un lato avvalorano il fatto che i nostri sistemi hanno funzionato come pensiamo funzionassero, dall’altro forniscono anche delle informazioni ingegneristiche che possiamo utilizzare per la pianificazione del ritorno dei campioni di roccia raccolti su Marte. E anche se così non fosse, le immagini sono ancora fenomenali e stimolanti“.

La vista dall’alto di Ingenuity offre uno sguardo molto diretto sul destino del guscio posteriore, che si è schiantato all’impatto. Invece il JPL ha affermato che la vela del paracadute non sembra mostrare segni di danni evidenti a seguito dell’atterraggio, ma ci vorranno maggiori analisi per capire appieno cosa mostrano le immagini scattate dall’elicottero.

Ingenuity così arricchisce ancora di più la sua straordinaria esperienza e l’eredità che potrà lasciare alle future generazioni di attrezzature spaziali e di scienziati: basti pensare ai voli che ha registrato sull’ostile Pianeta Rosso, ed al fatto che è un fedele compagno di avventure di Perseverance mentre il rover si addentra nella regione del delta del cratere Jezero, un potenziale punto caldo per i segni dell’antica vita microbica ricercata dai responsabili della missione.