Huawei e l’escamotage per aggirare il Ban USA: cambierà nome?

Uscire dalla porta di servizio per rientrare da quella principale: è quello che sembra stia facendo Huawei per rientrare in qualche modo nel mercato statunitense della telefonia mobile, dopo il ban ricevuto ormai 3 anni fa, nel 2019.

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Huawei, prossimo ritorno in Usa? – MeteoWeek.com

Huawei infatti ha perso una grossissima fetta di mercato, oltre a una serie di marchi consociati che hanno dovuto allontanarsi dalla casa madre, a seguito del divieto che il governo Usa, all’epoca guidato da Donald Trump, aveva imposto all’azienda di Shenzen.

Un divieto che non ha sicuramente impedito a Huawei di continuare a produrre prodotti per tutte le tasche, ma che di fatto ha limitato la produzione e la distribuzione dal momento che i cinesi non hanno più potuto usufruire dei sistemi Android.

Huawei potrebbe tornare negli Usa con il nome Hi Nova

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Huawei Nova 9 – MeteoWeek.com

Ma andiamo con ordine? Per quale motivo è stato applicato il ban a Huawei negli Stati Uniti? L’azienda fondata da Ren Zhengfei è stata accusata, nel 2019 da Donal Trump, allora presidente Usa, di avere legami con i servizi di intelligence cinesi e quindi di essere una minaccia per la sicurezza nazionale statunitense.

A seguire, anche Google ha dato il benservito a Huawei per rispettare gli ordini del Governo Usa, secondo quanto riportato da The Verge.

Ma l’azienda di Shenzen, dopo aver allontanato Xiaomi e Honor per permettere loro di continuare a operare nei mercati di tutto il mondo, non ha smesso di lavorare, seppur con una certa fatica. Ha creato un nuovo sistema operativo, chiamato HarmonyOS, ha sfornato una nuova serie di telefonini, i P50, e nonostante non possa produrre i propri SoC e non possa accedere ai modem 5G, ha continuato a darsi da fare.

Forse il problema più grande, in questo mare magnum di difficoltà, è il fatto di non poter utilizzare i servizi Google. Ma forse in casa Shenzen hanno trovato una soluzione, almeno parziale. Huawei potrebbe infatti puntare tutto su un nuovo brand, chiamato Hi Nova e lanciato in Cina lo scorso anno, controllato dal China Post, con cui Huawei ha stretto un accordo di collaborazione già nel 2019.

Di conseguenza, poiché il marchio non è in alcun modo riconducibile a Huawei, ecco che si potrebbe aggirare il problema delle restrizioni. Ovviamente non è escluso che Hi Nova, una volta venuta alla luce la dinamica dell’accordo, possa incappare in qualche sanzione a sua volta, ma fintanto che le due società restano separate nel controllo dall’alto, questo potrebbe non essere un grosso problema.

Intanto, Hi Nova nasconde in bella vista i suoi legami con Huawei: gli smartphone del neonato marchio riprendono esteticamente tutti i canoni di Huawei, soprattutto dei telefonini della serie Nova. Si parla infatti di Hi Nova 9 Pro che è del tutto identico al Nova 9 Pro di Huawei, che si differenzia dall’originale con la variante del SoC 5G di Snapdragon 778G, il che vuol dire che uno degli ostacoli incontrati finora è già stato superato.

La versione cinese del telefonino, naturalmente, non usufruisce dei servizi Google, ma nulla esclude che possa ricevere la certificazione una volta creata una versione internazionale, per le stesse motivazioni elencate sopra. Insomma Huawei ha buone chance di tornare operativa nei mercati globali anche sotto altro nome. Prosit!

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