Al giorno d’oggi capita molto spesso che le persone decidano di bloccarsi a vicenda, seppur i motivi possano variare a seconda di alcune circostanze che non fanno altro che peggiorare queste situazioni. Ma in caso fossimo noi stessi i protagonisti di uno scenario simile, come potremmo sapere se siamo stati bloccati o meno da un determinato contatto presente nella nostra rubrica? Vediamo di scoprirlo prima che sia troppo tardi per rimediare.
Siamo arrivati al punto fatale: scoprire se una persona ci abbia bloccati o meno su WhatsApp. Diamo per scontati che molti di noi sappiano già come fare, è vero, però non tutti hanno la minima idea di come farlo specie se non si è in possesso delle giuste informazioni che ci permetterebbero di sapere in che maniera agire. Quindi, a maggior ragione, ricevere una mano non può che essere un grande supporto per alcuni.
Comunque sia questa azione, solitamente, può essere motivata da delle situazioni particolari; se qualcuno ci sta infastidendo chiaramente la soluzione migliore è quella di bloccarlo, soprattutto se non sappiamo nemmeno chi sia e tanto meno vogliamo saperlo. Dunque, ognuno è libero di scegliere di fare quello che vuole purché sia giusto e rispetti il regolamento della piattaforma su cui lo fa. Ad esempio su WhatsApp, quando si viene bloccati, non si riceve alcun avviso. Però è sufficiente far uso di diversi indizi per capire se ciò è successo, ed ora vi illustreremo in che modo poterlo capire senza dare troppo nell’occhio.
I tre indizi fondamentali
Iniziando partendo dalla base, ossia eseguiamo l’azione più scontata in questi casi: inviare un messaggio. Se dopo ore o giorni risulta contrassegnato da una sola spunta grigia e non ha ricevuto risposta, probabilmente non è nemmeno arrivato per il semplice fatto che il contatto abbia deciso di bloccarci in maniera definitiva. Tuttavia, ciò non basta ad essere certi che si sia stati isolati del tutto; la persona potrebbe non aver ricevuto il messaggio perché non aveva campo, oppure ha il cellulare spento o in assistenza perché danneggiato.
È sempre un bene avere la certezza di queste ipotesi prima di giungere a conclusioni affrettate, non sarebbe carino fare una brutta figura dopotutto. Insomma, prestate attenzione a tutto, motivo per cui subentra in automatico un altro indizio: si parla dell’impossibilità di visualizzare sia la foto di profilo che l’ora e la data di accesso. Se fino a poche ore prima si era in grado di farlo, allora è probabile che si sia stati bloccati.
Pure provare a chiamare il contatto su WhatsApp, cliccando sulla cornetta posta in alto a destra della chat, è un modo per verificare questa spiacevole eventualità. In quel caso, l’applicazione non permetterà di effettuare la telefonata. Infine, e questo potrebbe essere l’esempio definitivo, possiamo provare ad aggiungere l’utente su WhatsApp ad un gruppo; se apparirà l’avviso “Non sei autorizzato ad aggiungere questo contatto”, allora avremo la prova finale del fatto che sia andata esattamente come pensavamo.