Il Parlamento Europeo ci ha informato di una novità che presto entrerà in vigore ogni qualvolta che decideremo di acquistare uno smartphone: vediamola.
Il Parlamento Europeo ha provveduto a spiegare la questione nel modo più chiaro possibile, rilasciando anche un documento ufficiale che avremo l’opportunità di leggere in caso decidessimo di cercarlo su internet. Al momento possiamo già capire che lo scopo sia quello di permettere che ogni dispositivo abbia abbastanza spazio per ospitare un connettore di tipo Type C, quindi niente Lightning. Stessa cosa varrà anche per altri produttori, i quali dovranno premurarsi di adeguarsi alle nuove direttive emanate di recente, e dal momento che l’UE mira a ridurre gli sprechi pare che stia facendo un buon lavoro. L’obiettivo finale sarà quello di “portare” i venditori a separare il caricatore dal cellulare, tentando di non favorire la vendita di ambedue i prodotti in contemporanea. Continuiamo leggendo una parte del documento ufficiale:
“Nel giugno 2009, in seguito a una richiesta della Commissione, i principali produttori di telefoni cellulari hanno convenuto di firmare un memorandum d’intesa sull’armonizzazione dei caricabatteria per i telefoni cellulari “data-enabled” venduti nell’UE1 . I firmatari hanno convenuto di sviluppare una specifica comune basata sull’interfaccia USB 2.0 Micro B, che avrebbe consentito la totale compatibilità di carica con i telefoni cellulari da immettere sul mercato. Il memorandum d’intesa ha ridotto la frammentazione del mercato e ha provocato un allineamento quasi globale. La sua attuazione ha portato a una effettiva riduzione del numero di soluzioni di ricarica per i telefoni cellulari da 30 a solo tre. Tuttavia il memorandum d’intesa consentiva anche l’uso di interfacce di ricarica proprietarie e una di queste soluzioni ha continuato ad essere utilizzata (e lo è tutt’ora) da un importante fabbricante di telefoni cellulari, impedendo in tal modo la piena interoperabilità. Il memorandum d’intesa non ha inoltre mai affrontato le questioni ambientali derivanti dal persistere di queste diverse interfacce di ricarica e protocolli di comunicazione per la ricarica”.
Il progetto del Parlamento Europeo
Un dilemma di cui si è discusso a lungo è il seguente, ovvero che non si comprenda se il problema sia il cavo o il caricatore. L’Unione Europea vorrebbe che ci fosse un solo dispositivo per poter ricaricare i vari smartphone o tablet, ma questo non sembra che sia una azione facilmente eseguibile dato che ce ne siano di diversi attualmente in uso. Tuttavia, una cosa è certa: chi ha già cavi Lightning o altri tipi di cavo sarà costretto a sostituirli e a buttarli poiché non potranno essere usati.
Non a caso possiamo leggere pure altre informazioni dell’UE, come questa ad esempio: “Per quanto riguarda l’armonizzazione dell’interfaccia di ricarica, imporre una porta di ricarica USB tipo C sulle apparecchiature radio è sufficiente per far fronte ai disagi dei consumatori che non possono caricare il loro dispositivo perché non hanno a disposizione un caricabatteria compatibile”. Cosa significa tutto ciò? Che il “sogno” del governo sarebbe quello di creare un unico caricatore come abbiamo detto prima, e questa realtà pare che non sia tanto lontana come crediamo.