Su Europa, ora la massima attenzione: possibili tracce di vita sulla luna di Giove

Da quando Galileo Galilei ha scoperto l’esistenza dei satelliti di Giove Io, Ganimede, Callisto ed Europa, il 7 gennaio 1610, l’esplorazione celeste non ha mai smesso di essere di interesse da parte di scienziati e semplici curiosi.

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Europa, satellite naturale di Giove – MeteoWeek.com

Tra questi Europa, il quarto satellite naturale di Giove, è recentemente balzato agli onori della cronaca grazie a uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature, dal quale si evincono alcune caratteristiche che lo rendono geologicamente molto attraente.

Grazie alle esplorazioni effettuate negli Anni Novanta già sappiamo che la superficie di Europa è ghiacciata e le temperature si aggirano intorno ai -220° centigradi, e che la sua atmosfera è composta da ossigeno in grande parte anche se lo strato di questo gas è troppo sottile per renderlo respirabile. E che ci sono anche delle cime alte dai 150 ai 200 metri che lo rendono decisamente inospitale. Eppure..

Europa e lo studio della sua geologia: particolare attenzione alle creste…

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Europa, il satellite è simile alla Groenlandia – MeteoWeek.com

Europa risulta essere un satellite molto attivo dal punto di vista geologico, e non è escluso che abbia anche un nucleo ferroso. Ed è possibile che sotto la superficie si trovino distese di acqua: un’ipotesi avvalorata dall’attività di tipo Geyger terrestri che ha sempre incuriosito la comunità scientifica. Inoltre le creste disseminate sulla superficie ghiacciata di Europa lo rendono molto simile alla Groenlandia, anche e soprattutto dal punto di vista geologico.

La forma e la struttura di queste creste, che in Groenlandia sono decisamente più piccole rispetto a quelle del satellite galileiano di Giove, sembrano avere un’origine molto simile. E’ quanto pensa Riley Culberg, geofisico della Stanford University, secondo cui se fossimo in grado di tagliare queste creste trasversalmente le vedremmo come una grande lettera maiuscola “M”.

Sempre secondo le teorie dello studio del geofisico, se le due creste (terrestre e di Europa) sono simili nell’aspetto, allora probabilmente lo sono anche dal punto di vista geologico. Quelle della Groenlandia sono frutto del ricongelamento delle acque sotterranee, e secondo questa teoria anche quelle di Europa potrebbero avere lo stesso tipo di genesi.

Secondo questa teoria, dunque, l’acqua che si trova su Giove potrebbe non essere così profonda e potrebbe anche rappresentare un habitat ideale per la formazione di attività microbiologica. “La presenza di acqua liquida nel guscio di ghiaccio suggerirebbe che lo scambio tra l’oceano e il guscio di ghiaccio è comune, il che potrebbe essere importante per il ciclo chimico che aiuterebbe a sostenere la vita – ha dichiarato Culberg – Le acque poco profonde, in particolare, significano anche che potrebbero esserci obiettivi più facili da visualizzare o campionare per future missioni spaziali che potrebbero almeno preservare le prove della vita senza dover accedere completamente all’oceano profondo“.

Quindi le teorie degli studiosi lasciano intendere che ci potrebbe essere la possibilità che anche su Europa potrebbero esserci tracce di vita passata e la possibilità che ci sia dell’acqua nel sottosuolo, anche se non in grande profondità. Inoltre le prossime missioni potrebbero permettere un’esplorazione diretta della superficie del satellite con robot inviati direttamente sul satellite, ma per ora dovremo attendere la missione di studio Europa Clipper, prevista per il 2024, ad opera di SpaceX.

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