Sistema a guida autonoma per le automobili del futuro (e anche del presente): vantaggio o un passo indietro? La teoria è divisa, ci sono i fautori di questo nuovo tipo di tecnologia che inneggiano al cambiamento e all’innovazione, ed i detrattori che invece non sono convinti che possa essere un plus per i guidatori e anzi, che possa addirittura distrarrei il guidatore più di quanto sia concesso.
Recentemente la teoria dei detrattori, purtroppo, sembra avere la meglio. I primi passi delle auto a guida autonoma sembrano essere stati piuttosto falsi, come dimostra anche un video pubblicato su YouTube nei giorni scorsi in cui si vedono due poliziotti della città californiana di San Francisco che provano a intervenire su un’auto Cruise (della General Motors) senza conducente, a spasso nella notte a fari spenti.
Nel video si vedono chiaramente i poliziotti tentare di aprire la portiera dell’auto, e non riuscendo a farlo tornano verso la loro vettura. Ma la Cruise, sempre a fari spenti, riprende la sua marcia. Ovviamente subito si è pensato alla fuga, ma la macchina si è poi rimessa a bordo strada con le quattro frecce, purtroppo però sempre a fari spenti e senza conducente.
Guida autonoma, sarà veramente una buona cosa?
La Cruise stessa ha detto la sua attraverso il proprio account Twitter, specificando che la vettura non ha in nessun modo tentato di fuggire, anzi era stata programmata per cercare un posto più sicuro come fermarsi e così ha fatto. Inoltre, come è riportato anche dall’autorevole sito corriere.it, l’azienda ha ribadito che esiste un numero telefonico dedicato proprio alle forze dell’ordine che riscontrano problemi con le autovetture a guida autonoma senza conducente.
Per fortuna non ci sono stati danni a persone o cose e non ci sono state nemmeno denunce verso nessuno. Però ovviamente resta da verificare il motivo per cui l’automobile della Cruise fosse in giro a fari spenti, dal momento che questo tipo di corsa per adesso, ossia senza conducente a bordo, è permessa solamente di notte.
Al di là del caso particolare, resta comunque l’interrogativo circa la risoluzione dei problemi relativi alle automobili a guida autonoma e senza conducente. In passato infatti ci sono stati casi ben più gravi di quello che si è verificato la notte del 9 aprile a San Francisco, anche mortali, quando ad esempio un’auto a guida autonoma di Uber ha causato un incidente mortale a Tempe, in Arizona, circa 4 anni fa.
Ciononostante col tempo i test sulle auto a guida autonoma sono ripresi, anche se è stato richiesto l’intervento e la presenza di una essere umano al posto di guida. Questa vicenda fa pensare a Tesla, che ha un sistema di guida assistita (quindi non autonoma) che si chiama Autopilot. Tesla e il suo Autopilot sono dallo scorso agosto al centro di indagini da parte delle autorità statunitensi per via di una serie di incidenti avvenuti a bordo strada. Secondo qualcuno, come già anticipato, Autopilot e i sistemi simili sarebbero in alcuni casi motivo di maggiore distrazione per il pilota umano della macchina, che deve comunque tenere le mani sempre sul volante.