L’allarme lanciato sull’impatto climatica, su un ambiente sempre più da preservare, sta imponendo un cambiamento del modus operandi di molti produttori. Di telefonia mobile in primis. Apple capopopolo di questa rivoluzione a forti tinte verdi. Ma non c’è solo il colosso di Cupertino. Ora anche il suo competitor maggiore: Samsung.
In un’altra spinta al suo impegno per la sostenibilità, l’azienda multinazionale sudcoreana fondata a Taegu ma ora a Seoul, che comprende filiali in 58 Paesi nonché numerose aziende affiliate, la maggior parte con il nome d’origine sta ora cercando di aumentare l’uso di parti riciclate nel suo programma di riparazione degli smartphone.
Una strategia a forti tinte green. Una mossa, quella di Samsung, che ha lo scopo principali di ridurre i rifiuti elettronici nel nostro ecosistema, ma anche quella di diminuire fortemente i costi, sempre più onerosi, per i consumatori.
Un programma di parti riciclate certificato dal produttore. E un doppio vantaggio
Secondo un report del noto Business Korea, il colosso sudcoreano sta lavorando alacremente per introdurre un programma di parti riciclate certificato dal produttore, in cui i clienti potranno acquistare parti riciclate che sono certificate dall’azienda stessa, come funzionanti, nonché parti nuove di fabbrica.
Ciò viene inquadrato in un periodo storico ben definito, subito dopo che la società ha annunciato un programma di autoriparazione per i possessori di dispositivi Galaxy, per ora negli Stati Uniti ma che a breve potrebbe diventare globale.
Inizialmente, il nuovo modus operandi di Samsung potrebbe favorire in primis i possessori delle riuscitissime serie Galaxy S20, Galaxy S21 e Galaxy Tab S7+. Questi, potranno ordinare kit di riparazione costituiti da parti del dispositivo, strumenti di riparazione e guide per i propri dispositivi. E scegliere, se ripararli da soli, abbattendo ulteriori costi, oppure affidarsi comunque a Samsung. Non solo.
Il nuovo programma che Samsung ha intenzione di rilasciare a breve, riguardante parti riciclate per i suoi smartphone, dovrebbe essere collegato a un altro programma, quello di autoriparazione dell’azienda: un modo certamente più semplice per chi non ha nessuna intenzione di puntare sul fai-da-te, quegli utenti che preferiscono riceveranno parti riciclate in buone condizioni, lo potranno fare.
Sempre secondo Business Korea, Samsung trarrebbe un vantaggio doppio, buonissimo per i consumatori, ma anche per se stessa, visto che si stima l’abbattimento considerevole dei costi delle parti, fino al 50%.
Una mossa che aiuterà a ridurre i rifiuti elettronici, consentendo all’azienda di utilizzare parti riciclate al posto di parti nuove. La società aveva anche annunciato il suo piano per aumentare l’uso di materiali riciclati nei suoi prodotti come parte dell’iniziativa Galaxy Project for the Earth.
La prova di un Samsung votato al green è l’utilizzo della plastica riciclata nella serie Galaxy S22. Come parte dei suoi sforzi di sostenibilità, l’azienda sta anche rimuovendo il mattone di ricarica e le cuffie da molti dei suoi dispositivi, inclusa la serie Galaxy S di punta. Sempre più nel segno del green.