Google Meet continua a crescere, sbaragliando la concorrenza, con una serie di aggiornamenti che rendono la gestione delle video chat ancora più semplice e che, da ora, non ammetterà i ritardatari. Ora le riunioni si chiuderanno in automatico dopo cinque minuti se c’è un solo partecipante. Attenzione quindi alla puntualità.
I ritardatari non sono sempre ben accetti. Un conto sono cinque minuti, ma trenta, quaranta o di più è mancanza di rispetto. E Google Meet lo sa bene. L’applicazione ha infatti annunciato una serie di aggiornamenti in merito al funzionamento della piattaforma di videoconferenza Meet, volti a migliorare l’esperienza utente e a punire coloro che non rispettano le regole base dell’educazione.
La prima novità riguarderà il tempo di permanenza all’interno di una riunione in cui non ci sono altri partecipanti, ritardatari o altro. Dopo 5 minuti trascorsi in una video conferenza senza nessun’altra persona, Google Meet invierà una notifica all’unico partecipante chiedendo se intende rimanere online oppure preferisce abbandonare la riunione, in modo da “punire” il ritardo. Un po’ come alle riunioni in realtà sul posto di lavoro: MAI ARRIVARE IN RITARDO.
Se non si risponderà entro due minuti, la finestra si chiuderà comunque in automatico e la riunione finirà.
“Tale funzione” afferma Google “è pensata per prevenire la condivisione involontaria di audio e video durante lunghi periodi di attesa”. L’impostazione sarà finalmente disponibile inizialmente per le versioni desktop e iOS di Google Meet, mentre sarà rilasciata successivamente per gli utenti Android, stiamo parlando di qualche settimana dopo, non di più.
Ma non finisce qui. Il secondo aggiornamento prevede una migliore disposizione del menù di controllo dell’organizzatore (host), ora raggruppato assieme alle altre funzioni. Basterà quindi cliccare sull’icona in basso a destra per accedervi senza problemi. In questo modo non servirà più doversi spostare da un menù all’altro per gestire partecipanti e tutti gli aspetti della riunione, come la condivisione dello schermo ecc. La modifica riguarderà nello specifico solo la versione desktop di Google Meet e sarà rilasciata nei prossimi giorni, mentre per l’app ci vorrà ancora un bel po’ di tempo.