Riuscirà la Nasa ad effettuare finalmente il test finale prima del lancio della missione Artemis I sulla Luna? Si spera di sì, anche se ultimamente la fortuna non sembra aver girato dalla parte degli scienziati dell’Agenzia Americana.
Nei giorni scorsi infatti avrebbe dovuto aver luogo questo ultimo test a terra del razzo pronto al lancio, nel prossimo futuro, di un gruppo di astronauti sulla Luna, il satellite naturale del nostro Pianeta. Ma il tutto si è concluso in una bolla di sapone.
Già, perché a poche ore dall’inizio del test un problema tecnico ha fatto bloccare il contatore per motivi di sicurezza, ed il blocco a soli 120 minuti dall’inizio previsto ha fatto slittare la prova alla data del 4 aprile. E’ questo il giorno in cui il razzo SLS, ovvero Space Launch System, che avrà il compito di lanciare la capsula Orion in orbita, sarà testato sulla rampa di lancio 39B di Cape Canaveral.
Il blocco del test, ecco cosa è successo
Dunque a Cape Canaveral avrà luogo l’ultima prova prima del lancio della Missione chiamata Artemis I dalla Nasa: i tecnici, dopo gli ultimi stop obbligati dai guasti tecnici, finalmente attiveranno le strutture che simuleranno il lancio, generando formalmente il conto alla rovescia.
A quel punto finalmente la Nasa potrà fare il punto della situazione per decidere quando sarà il momento giusto, giorno e ora, per il lancio effettivo.
“Abbiamo risolto e riconfigurato da dove eravamo prima oggi“, ha affermato Charlie Blackwell-Thompson, direttore del lancio di Artemis, durante una conferenza stampa che si è svolta domenica 3 aprile dopo lo stop forzato. “Il nostro team si è incontrato e ha delineato il nostro piano su come tornare a fare il tank domani, quindi è tutto risolto“.
Ma cosa è successo quando il test per il lancio è stato interrotto da un guasto nel pomeriggio di domenica? Sembra infatti che le ventole di alimentazione Prime per il lanciatore mobile non funzionavano correttamente e ciascuna ha riscontrato problemi diversi, stando a quanto ha affermato Blackwell-Thompson.
“Le ventole sono necessarie per fornire pressione alle aree chiuse all’interno del lanciatore mobile e tenere fuori i gas pericolosi. I tecnici non sono in grado di procedere in sicurezza con il caricamento dei propellenti nello stadio centrale del razzo e nello stadio di propulsione criogenico provvisorio senza questa capacità“.
Le ventole assicurano che i gas non si accumulino e causino rischi di incendio o un aumento dei rischi, ha affermato poi Blackwell-Thompson, specificando che già in precedenza, la missione Artemis I aveva resistito a un potente temporale al Kennedy Space Center sabato scorso.