Uno scivolone per l’operatore che finisce nel mirino del Garante della concorrenza con pesantissime responsabilità
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— Autorità Antitrust (@antitrust_it) March 29, 2022
Alla base dell’istruttoria aperta dall’AGCM ci sarebbero stati degli elementi che inchiodano la società francese alle sue responsabilità. La vicenda è davvero curiosa, non solo per l’entità della sanzione, ma soprattutto per le conseguenze che questa avrà sull’immagine dell’operatore. L’avvio dell’indagine da parte dell’Autorità Garante della concorrenza e Mercato è un atto dovuto a seguito delle ultime campagne marketing utilizzate dalla società per pubblicizzare i suoi servizi sotto rete 5G.
Il nuovo modello tecnologico per la connettività sarebbe stato la pietra dello scandalo. L’Antitrust infatti ha subito rilevato delle omissioni, nonché una comunicazione lacunosa in termini di utilizzo del segnale. La contestazione nello specifico riguarda proprio i termini con i quali i clienti dovrebbero avere accesso a questo tipo di tecnologica. Iliad infatti avrebbe premuto sul tasto dell’acceleratore, enfatizzando in qualche modo, e spingendo sull’aspetto dell’innovazione, quasi come se la sua rete fosse un titolo preferenziale rispetto a quello della concorrenza. Nulla di più lontano dal vero, ed la sola possibilità di averlo lasciato intendere ai clienti è materiale sufficiente per far muovere l’Ente.
Ed è proprio da questi presupposti che si è accertato il mancato rispetto degli articoli 21 e 22 del Codice del Consumo. A causa di tale vincolo non rispettato Iliad si trova costretta a saldare una sanzione di ben 1.200.000€. Come comunicato anche sui canali social dell’ AGCM al provider si riconosce per l’omissione e anche la formulazione ingannevole di informazioni essenziali sulle offerte di telefonia mobile. I servizi con tecnologia 5G e i messaggii promozionale relativi non sarebbero stati impostati in maniera trasparente, non consentendo al consumatore di assumere posizioni consapevoli.
L’intervento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e le conseguenze della sanzione imposta ad Iliad
E non solo. Nella stessa sede è stato anche sollevato il caso relativo alla promo Flash 100 5G. Stando a quanto riferito dall’Antitrust, la campagna pubblicitaria associata avrebbe indotto i clienti a farse speranze. Il pacchetto infatti riporta la dicitura che indica la possibilità di utilizzare 100 giga, minuti e sms illimitati in Italia e Europa. In realtà però questo gruzzolo dati sarebbe destinato solo al territorio nazionale. Mentre per la navigazione nelle Comunità Europea è destinato un ben più misero portafoglio di soli 6 GB.
Intanto, a poche settimane dal lancio del servizio per rete fissa, Iliad incassa. E fatto salvo ricorsi successivi, si vede costretta a rispondere di questo scivolone. Diversa invece la natura della contestazione che punta il dito su un aspetto ben più delicato, ovvero quello della reputazione della società.
In un quadro di competitor molto variegato infatti il provider francese si è sempre distinto per una politica senza doppie facce, ma che è stata tuttavia pesantemente minata dalla decisione dell’ Autorità Garante. Anche per Iliad quindi giunge il momento di ripensare alla propria visione e ai motti aziendali che sono stati fino a questo momento i suoi iconici cavalli di battaglia.