Ecco alcuni pratici consigli che potrete seguire nel momento in cui, al chiaro disuna, vorrete immortalare il nostro bianco satellite.
Una luna in cielo, piena, bellissima… così bella che volete ritrarla sul vostro smartphone: le ore della sera, inutile dirlo, sono il regno della fotografia notturna ma, mentre con una reflex non è difficile ottenere immagini di grande impatto in queste condizioni (sempre comunque seguendo accorgimenti non indifferenti), lo stesso non si può dire degli smartphone, la cui foto notturna potrebbe non venire benissimo. Se le foto scattate di giorno vengono generalmente abbastanza bene grazie alle buone condizioni di luce e ad un ottimo smartphone, è infatti col calar del sole che la sfida si fa molto più difficile, scavando un solco tra gli smartphone di fascia media e bassa e quelli di fascia alta, con prestazioni molto simili a quelle di una buona reflex.
Ci sono però degli accorgimenti che è possibile adottare per migliorare i propri scatti al chiaro di luna, fatti proprio con lo smartphone : eccone qui alcuni, che abbiamo provato a mettere in pratica sul campo.
L’importanza della luce
Ovviamente, il maggiore scoglio della fotografia notturna è proprio il fatto che ci sia poca luce. Ma come fare? Iniziamo con il dire che questo vale specialmente per gli smartphone, dove la stessa luce viene regolata da due parametri: la sensibilità ISO del sensore, e cioè quanto è sensibile alla luce, e il tempo di esposizione, cioè quanto il sensore deve rimanere acceso. Quindi il primo spunto per una foto notturna d’effetto potrebbe essere di sfruttare la lunga esposizione per catturare uno scenario in movimento, ad esempio i fari delle auto ripresi da un cavalcavia, che danno quell’effetto luce continua tanto bello. Per scattare questo tipo di foto notturna bisogna però agire sui tempi di esposizione, portandoli a due, tre, quattro secondi a seconda dello scenario, e poi mantenersi ben fermi per tutto il tempo necessario, e qui potrete anche usare un treppiedi per il vostro smartphone, o adagiarlo ad una superficie ferma. Per riuscire a ottenere dei buoni risultati è fondamentale avere la mano ferma, e in alcuni casi dotarsi degli accessori giusti: è questo il secondo consiglio.
Se decidete di scattare a mano libera, e dovrete avere una mano davvero davvero ferma, tenete conto che lo smartphone non ha l’ergonomia ideale per essere tenuto in mano per lungo tempo come invece le macchine fotografiche, la cui corporatura è decisamente più pressante e stabile. Dunque fate in modo di tenerlo nel modo più saldo possibile, con due mani, formando un angolo di 90° con i gomiti e con le gambe divaricate, ben piantate a terra, in modo da spostare l’equilibrio perfettamente al centro.
Terzo consiglio: l’importanza della stabilità
Il terzo consiglio riguarda sempre la stabilità, e quello che vi consigliamo è di usare un cavo di scatto o un telecomando remoto o, molto più semplicemente, l’autoscatto: serve a evitare che il sistema ottico sia mosso dalla pressione del nostro dito sul pulsante di scatto, creando un effetto di micromosso. Vedrete la differenza semplicemente provando i due metodi. E’ essenziale che evitiate di toccare il display per modificare la messa a fuoco su questo o quel soggetto e di conseguenza l’esposizione, non fatelo manualmente: sarà l’automatico, qui, il vostro miglior amico.