Cosa bisogna sapere per riconoscere un NFT che abbia davvero valore?

Il fenomeno degli Nft non sembra avere battute di arresto. Si pensi che OpenSea, il più grande marketplace, ha raggiunto 5 miliardi di dollari nel solo mese di gennaio e ben 500 mila utenti. Ma sono numerosi i marketplace dove avvengono i vari scambi di Nft. Ecco qualche informazione utile per capire questo mondo.

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Lo speaker wireless travestito da quadro di Ikea e Sonos appeso a muro in colorazione nera – MeteoWeek.com

Il fenomeno degli Nft è inarrestabile e non sembra volersi fermare. Si pensi che il primo evento globale dedicato agli Nft ha raccolto oltre 5000 partecipanti a New York alcune settimane fa e ha coinvolto famosi personaggi di Twitter (come Paris Hilton) che hanno comprato Nft per definire il proprio avatar nel metaverso. Ma andiamo con calma e conosciamo questo mondo.

Alcune definizioni utili

Per comprendere meglio il fenomeno è necessario prima di tutto definirlo. Ma cosa sono gli Nft? Gli NFT sono dei sistemi che permettono di certificare la rarità digitale di un bene. Vengono utilizzati per certificare un’opera d’arte, un video, perfino un tweet. Il sistema è basato sulle blockchain, equivalente digitale di un registro delle transazioni, che è già utilizzato per la generazione di criptovalute, come i Bitcoin. Infatti, così come con le criptovalute, anche le collezioni di NFT sono una bolla, cioè sono soggette a perdere velocemente il loro valore.

Per comprendere se un Nft manterrà il suo valore nel tempo e se davvero valga la pena acquistarlo, vanno analizzati alcuni criteri che vedremo a breve. Tali criteri non devono essere presi singolarmente, ma deve essere compiuta un’analisi completa che tenga conto di tutti contemporaneamente. Tra le definizioni da conoscere ci sono le seguenti:

  • Collezione Nft: è l’insieme di più Nft con caratteristiche comuni.
  • Floor price: è il prezzo di acquisto più basso a cui si può liquidare l’Nft.
  • Mint: è l’azione di generare un nuovo Nft interagendo con lo smart contract.
  • pfp: è l’acronimo di profile picture.

Va comunque ricordato che con il tempo le condizioni di mercato e le dinamiche di interazione tra utenti potrebbero cambiare, comportando così una repentina variazione del valore. L’interesse del mercato verso una collezione può essere valutato soprattutto con il floor price: per esempio, se l’Nft è stato comprato a 1 Eth e dopo mesi la collezione ha un floor price di 2 Eth, allora vuol dire che ci sono ottime possibilità che qualcuno lo compri nel giro di poco tempo.

Cosa attribuisce valore all’Nft

Prima di tutto è necessario riconoscere la collezione destinata a diventare mainstream. Ultimamente, hanno avuto successo tre tipi di collezioni:

  • Collezioni di arte generativa: si creano solo con il mint sul sito dedicato alla collezione. Solitamente sono a quantità limitata (spesso 10 mila unità).
  • Collezioni ‘pfp’: collezioni di avatar generati con componenti predefiniti. Solitamente ristretta a 10 mila unità, è il tipo di collezione più conosciuto.
  • Collezioni di personaggi del metaverso: un Nft può anche rappresentare un personaggio da usare come avatar in un gioco nel metaverso.
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Il valore dell’Nft è dato anche dalla sua storia. Infatti, il valore aumenta in maniera proporzionale all’importanza del suo autore e alla sua attività nel mondo crypto. Inoltre, rileva anche il fatto che in passato sia stato acquistato da personaggi famosi, come ad esempio Paris Hilton e Tom Brady.