La Guerra in Ucraina sospende anche le missioni spaziali: addio (per ora) all’esplorazione di Marte, collaborazione tra la Russia e l’ESA

L’inevitabile conseguenza dell’invasione russa in Ucraina. L’attacco di Putin ha innescato una reazione a catena fatta di sanzioni, che fanno rima con sospensioni. Di questi giorni la rottura totale fra l’ex Unione Sovietica e l’ESA, l’European Space Agency, l’agenzia internazionale incaricata di coordinare i progetti spaziali di 22 Paesi europei. A quanto pare ventuno.

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Guerra Russia-Ucraina, stop alle missioni spaziali – MeteoWeek.com

Come ampiamente nelle previsioni, l’agenzia spaziale europea ha confermato che sospenderà a tempo indeterminato la sua missione Rover ExoMars con il partner Roscosmos, la società governativa locale, responsabile per il programma spaziale russo e le ricerche aerospaziali.

Il Consiglio Direttivo dell’ESA ha trasformato di fatto quella missione su Marte “molto improbabile” in “assolutamente impossibile” durante il summit di Parigi, in settimana. Partendo da questo presupposto.

La Russia condurrà la missione spaziale di ricerca da sola

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ESA European Space Agency – MeteoWeek.com

Deploriamo profondamente le vittime umane – rimarca l’ESA in una nota ufficiale – le tragiche conseguenze dell’aggressione all’Ucraina. Pur riconoscendo l’impatto sull’esplorazione scientifica dello spazio, l’ESA è pienamente allineata con le sanzioni imposte alla Russia dai suoi Stati membri”.

Da Mosca fanno spallucce, il molto improbabile fa rima con inevitabile. “Siamo rammaricati per questa decisione – posta Dmitry Rogozin, capo dell’agenzia spaziale russa Roscosmosuna decisione amara per tutti gli appassionati di spazio. Una vergogna”. Rogozin incassa e rilancia: “La Russia condurrà questa spedizione di ricerca da sola“. Così come l’ESA: “Il programma della Stazione Spaziale Internazionale continua a funzionare nominalmente”.

Di normale, però, c’è ben poco. La guerra Russia-Ucraina potrebbe definitivamente far crollare il già sottile equilibrio della ISS, la Stazione Spaziale Internazionale, che la NASA vuole mantenere almeno fino al 2030. Ma su queste basi e con una guerra tutt’altro che per il momento risolvibile pacificamente, sembra tutto in bilico.

La missione ExoMars era già stata posticipata dal 2020 a causa della pandemia di Coronavirus e la necessità di ulteriori test sulla navicella spaziale. Il problema diventa anche pratico: a causa delle rispettive orbite attorno al Sole, Marte è facilmente raggiungibile dalla Terra solo ogni due anni. La prossima finestra di lancio sarebbe il 2024, ma stante così le cose, diventa tutto dannatamente complesso.

Il rover ExoMars prende il nome dalla chimica britannica Rosalind Franklin. La sua missione principale doveva essere quella di determinare se Marte avesse mai ospitato la vita. Un concept non di poco conto per lo sviluppo globale. La missione doveva decollare su un razzo russo Proton-M dal sito di lancio di Baikonur in Kazakistan a settembre, un lungo viaggio per atterrare sul Pianeta Rosso circa nove mesi dopo.

Su Marte per il momento ci sono il rover Perseverance della NASA, che è atterrato nel febbraio 2021, e il primo rover cinese su Marte, Zhurong, dal nome del dio cinese del fuoco. Ci vorrebbe proprio qualcosa di soprannaturale per fermare quest’incubo.