I Pink Floyd abbandonano, in streaming, la Russia

Una decisione dolorosa quella dei Pink Floyd, il famoso gruppo che tutti noi conosciamo benissimo e che, adesso, non fornirà più i suoi preziosi brani alla Russia. È un bel colpo per tutti i fan della band, ma è chiaro che si siano schierati dalla parte dell’Ucraina in questa faccenda. Che cosa hanno detto?

I Pink Floyd abbandonano, in streaming, la Russia
Una scelta come questa incide su molte persone, ragione per la quale può lasciare il segno – MeteoWeek.com

I Pink Floyd hanno fatto sapere su Twitter, con un annuncio ufficiale ovviamente, che sia i loro album che i dischi da solista di David Gilmour sono stati rimossi dai servizi streaming in Russia e Bielorussia. Fa male sentire questa notizia per coloro che abitano nel paese che sta attaccando l’Ucraina, anche perché i cittadini non c’entrano nulla in tutta questa storia.

Comunque, ciò che il gruppo vuole farci sapere è abbastanza ovvio: sono totalmente contrari a tutto ciò che sta succedendo – ora come ora – in Europa. Non hanno la minima intenzione di rimanere fuori da queste faccende, ragione per la quale sono intervenuti esattamente come tante altre persone che si sono espresse al riguardo.

Quindi hanno compiuto questa scelta per un bene più grande, alla fine il loro intervento può essere utile soltanto relativamente. L’azione dei Pink Floyd è, con molta probabilità, più una mossa mediatica anziché di impatto, ma rimane in ogni caso una importante decisione. Ma che opinioni hanno espresso sulla questione?

Le dichiarazioni del gruppo

I Pink Floyd abbandonano, in streaming, la Russia
Aver preso una decisione del genere significa essere coscienti delle problematiche che stanno avvenendo tra l’Ucraina e la Russia – MeteoWeek.com

In merito alla situazione tra la nazione vittima e la Russia, il gruppo commenta in questo modo: “Ci uniamo al resto del mondo nel condannare fermamente l’invasione russa dell’Ucraina, le opere dei Pink Floyd, dal 1987 in poi, e tutte le registrazioni da solista di David Gilmour sono state rimosse presso tutti i distributori di musica digitale in Russia e Bielorussia“.

David Gilmour, che ha preso le redini del gruppo dopo l’abbandono di Roger Waters, aveva già fatto sapere la sua opinione nei confronti di Vladimir Putin. Era stato tra i primi a chiedere ai soldati russi di fermarsi e di non combattere, seppur con scarsi risultati. Roger Waters stesso, non potendo fare a meno di commentare quanto sta succedendo, scrive ciò nella lettera inviata a Gilmour:

Sono disgustato da questa manovra di Putin. È un atto criminale, l’atto di un gangster. Ci deve essere un cessate il fuoco immediato. Mi rammarico che i governi occidentali stiano alimentando, distribuendo armi alla popolazione, una guerra che distruggerà il vostro bellissimo Paese. Bisogna impegnarsi nella diplomazia per fermare il massacro“.

Waters ha sempre dimostrato di essere contro ogni forma di guerra e assassinio, tant’è che, durante i suoi tour, riportava le parole dell’ex presidente americano Dwight D. Einsehower, il quale citava all’epoca queste parole: “Ogni arma che viene costruita, ogni nave da guerra che viene varata, ogni razzo sparato è, in fin dei conti, una rapina nei confronti degli affamati che non vengono nutriti e degli infreddoliti a cui non viene fornito un riparo”.