Apple non è tipa che si fa ripetere più di una volta cosa c’è che non va nei propri prodotti. Ed ecco perchè ci ritroviamo adesso ad avere un aggiornamento che dovrebbe migliorare (non risolvere) le problematiche di privacy legate agli AirTag.
Dopo le recenti e assidue preoccupazioni sul tracciamento indesiderato di persone (stalking) derivato da tentativi spregevoli di utilizzo dei suoi ormai famosissimi AirTag, Apple ha già annunciato nelle scorse settimane l’intenzione di introdurre delle ulteriori misure anti-stalking per garantire una privacy maggiore all’utente, novità alcune più immediate, altre che arriveranno nel corso dei prossimi mesi, ma che hanno in comune un denominatore: la privacy. Con la quarta beta di iOS 15.4, rilasciata pochi giorni fa, Apple ha avuto modo di introdurre un nuovo avviso che viene mostrato in fase di configurazione di un AirTag in cui viene sottolineato il fatto che il tracker è pensato esclusivamente per “tenere traccia della posizione di oggetti di proprietà dell’utente, e non per altri scopi”. Il messaggio in questione cita così:
“L’utilizzo di AirTag per monitorare la posizione di altre persone senza il loro consenso è considerato un crimine in molte zone del mondo. AirTag è progettato in modo tale da poter essere rilevato dalle vittime e consentire alle forze dell’ordine di richiedere informazioni sull’identità del proprietario.”
Una sorta di “disclaimer”,di coscienza pulita, quindi, un atto dovuto in cui Apple avvisa che l’uso degli AirTag per scopi diversi dal trovare i propri effetti personali è illegale e avrà ripercussioni penali severissime.
In questa beta, inoltre, possiamo riscontrare che Apple abbia anche risolto un bug che stava causando diverse problematiche sul tracciamento indesiderato (quindi sempre letto a questo), in modo particolare dagli AirPods che potevano causare la visualizzazione di un “Avviso di accessorio sconosciuto”. Altre modifiche poi sono state eseguite all’app Dov’è in cui non è più presente l’opzione per disattivare gli “Avvisi di sicurezza sugli oggetti” sostituita dalle voci “Personalizza le notifiche di Dov’è” e “Personalizza notifiche di tracciamento”. Al momento, queste sono le novità più spinose, ma non è detto che in futuro possano esserci delle impostazioni ancora più dettagliate.
Apple inoltre aveva anche già aggiornato la fase di supporto sui tracciamenti indesiderati sul suo sito ufficiale, per comunicare le funzioni di sicurezza integrate in AirTag, negli AirPods e negli accessori della rete Dov’è, ovvero quei prodotti/app dove la privacy è ESSENZIALE eppure viene in qualche modo minata. Questa pagina include ora spiegazioni aggiuntive su quali accessori della rete Dov’è possono attivare un avviso di tracciamento indesiderato, un maggior numero di immagini esempio per spiegazioni più esaustive e informazioni aggiornate su cosa fare dopo aver ricevuto un avviso. All’interno potete trovare incluse anche le istruzioni per disattivare un AirTag, gli AirPods o un accessorio della rete Dov’è che vogliamo “spegnere”.
Apple, come già detto, sta anche valutando una serie di aggiornamenti che verranno introdotti nei prossimi mesi. Tra questi troviamo la “Posizione precisa” per individuare la posizione di un AirTag sconosciuto, la “Visualizzazione di un avviso con suono”, la “Ridefinizione della logica di avviso dei tracciamenti indesiderati” e la “Modifica del suono dell’AirTag” .