Gli abbonati a DAZN sembrano ormai rassegnati ai continui problemi del servizio. Ora stanno ricevendo un’email che ricorda che la condivisione dei dati di accesso “con chiunque altro” non è permessa.
DAZN sta facendo molto arrabbiare i suoi utenti. Aveva detto che fino alla fine della stagione 2021/2022 della Serie A non sarebbe cambiato NIENTE, nonostante abbia preannunciato già da qualche mese che la pacchia per i profili condivisi è finita (un po’ come Netflix): dal prossimo anno, la condivisione degli account non sarà più tollerata.C’è da dire che la frase “Fino alla fine della stagione nessun cambio verrà introdotto“, detta da DAZN a dicembre ce la ricordiamo benissimo; intanto però, l’app sta ricordando agli utenti che condividere la password viola le condizioni del servizio che vengono accettate dagli abbonati. Ergo tenetevi la vostra password per voi.
“Vogliamo ricordarti che è contrario alle nostre condizioni di utilizzo condividere i tuoi dati di accesso con chiunque altro” si legge nelle email che stanno ricevendo gli utenti in queste ore, un’anteprima prima di spiegare cosa fare per reimpostare la password nel caso in cui gli utenti ritenessero che sia stata rubata o in utilizzo senza il loro consenso.
Rimborsi agli abbonati
E come se non bastasse, ecco che secondo Agcom, DAZN non è riuscita ad allestire un sistema di assistenza ai clienti soddisfacente dopo le ultime problematiche riscontrate dall’applicazione, e questo ha fatto scattare l’avvio di un procedimento sanzionatorio. Agcom, su questo punto, ha pienamente ragione. Il punto più penalizzante per l’operatore è tuttavia quello che riguarda “la definizione di parametri di qualità per la fruizione del servizio di diffusione in live streaming delle partite.” Secondo Agcom, “al fine di tutelare il diritto degli abbonati di vedere garantita in modo soddisfacente senza interruzioni ciascuna partita, ha definito parametri di qualità oggettivi, soglie e criteri per gli indennizzi da corrispondere in caso di disservizio e si è proceduto alla quantificazione degli stessi.”
La richiesta di AGCOM non è semplice da soddisfare, soprattutto per l’applicazione : DAZN dovrà rendere disponibile a ciascun utente, all’interno dell’applicazione di riproduzione del video in corrispondenza della schermata in visione, una finestra contenente informazioni circa i valori dei parametri misurati durante lo streaming degli eventi e conservare questi valori di tutti i parametri funzionali agli indennizzi per almeno sei mesi dal termine di ciascun evento, nell’area personale.
La soluzione di Agcom rischia di far pagare a DAZN non solo le colpe di eventuali operatori di rete per i suoi disservizi, ma anche problemi terzi e soprattutto lascia spazio a sfruttamenti (abusivi) di ogni tipo, dato che verrebbe compromesso anche il controvo qualità e sicurezza .
Agcom, in poche parole, ha talmente a cuore i consumatori che DAZN rischia di diventare gratis per tutti. Noi non abbiamo da ridire, ma non sarebbe corretto perla stessa app.
DAZN ha rilasciato la seguente dichiarazione: “DAZN prende atto delle deliberazioni di AGCOM in merito ai tre provvedimenti per qualità del servizio, tutela dei consumatori e indici ascolto, riservandosi di leggere il dettaglio delle decisioni prese dall’Autorità.”