Nuvole all’orizzonte si scagliano nel panorama della certificazione verde entrata ancora una volta nel mirino dei cybercriminali
Certo che, ai malintenzionati, non manca mai l’inventiva. Per loro è semplicemente utile prendere un tema che sta caro al cittadino, e riproporlo sotto forma di manipolazione. Di là ad un passo, la frode è servita.
L’ultima truffa online infatti riprende un modello sempre caro ai cybercriminali, ovvero il famigerato pishing. E questa volta a finire nel focus delle potenziali vittime sono tutti gli utenti, possessori del tanto discusso Green Pass, che potrebbero ricevere un sms tanto sorprendente quanto inatteso. La meccanica della trappola è sempre la stessa. Indurre la malcapitata vittima a cliccare su un link che li rimbalza ad una finta pagina, in questo caso istituzionale. Con il solo obiettivo di sottrarre loro i dati personali. E da lì si aprirebbe un baratro che farebbe solo perdere tempo e nei casi più eclatanti anche del denaro.
Ma vediamo nel dettaglio come questa volta si sia costruito un progetto fatto ad hoc per ingannare gli utenti e farli cadere in errore.
In che consiste l’ultimo stratagemma creato dai cybercriminali per appropriarsi dei nostri dati e perché dovremmo diffidare da simili insidie
A segnalare l’ultima trovata dei cybercriminali è il popolo del web, sempre con le antenne dritte in grado di captare ogni segnale allarmante. Questa volta i malintenzionati della rete hanno agito inviando un sms truffa alle loro vittime.
Nel messaggio è riportata una dicitura alquanto inquietante. Nel testo infatti si fa presente che la nostra certificazione verde Covid-19 risulta essere clonata. Un fatto possibile? Forse, ma decisamente improbabile, e che comunque non arriverebbe alla nostra attenzione in questa maniera. Infine la comunicazione continua riportando che, per evitare il blocco è richiesta la verifica dell’identità su dgcgov.valid-utenza.com. Alcuni utenti potrebbero farsi trarre in inganno, e dopo aver cliccato sul falso link, finirebbero per essere rimbalzati su un sito truffa. Come per tutti quelli appartenenti a questa tipologia è solo un tentativo di estorcere i nostri dati, con l’obiettivo di comunicarli magari a terzi non autorizzati.
Ovviamente il Green Pass in oggetto non ha subito alcuna manomissione. Tuttavia è fondamentale fare una precisazione. Il mittente infatti si identifica come Min della Salute. Lo stesso che invia le informazioni ufficiali, quelle vere però. Pertanto, quando riceviamo comunicazioni di questo tipo, c’è una sola operazione da svolgere. Cestinarli.
Come tante altre simili,questa modalità di raggiro è rivolta soprattutto alle persone meno digitalizzate che potrebbero non conoscere i meccanismi o i pericoli che si nascondono sul web. Ma utilizzando il nostro buon senso, il più importante antivirus che sia attualmente in uso, potremo stare certi che non saremo coinvolti in situazioni spiacevoli.