Tesla ha sbagliato con Model X: ecco cos’è andato storto

A Elon Musk non tutte le ciambelle escono col buco. Prendete la Model X di Tesla. Se non c’è due senza tre, al quarto richiamo la prova che c’è qualcosa che non va, è un dato certo.

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Tesla Model X – MeteoWeek.com

Il colosso statunitense specializzato nella produzione di auto elettriche, pannelli fotovoltaici e sistemi di stoccaggio energetico ha richiamato quasi 579.000 veicoli negli Stati Uniti, in quanto una funzione “Boombox” può riprodurre suoni tramite un altoparlante esterno e oscuri avvisi acustici per i pedoni.

E’ il quarto richiamo di Tesla reso pubblico nelle ultime due settimane, da quando le autorità di regolamentazione della sicurezza statunitensi hanno aumentato i controlli sul più grande produttore di veicoli elettrici della nazione.

Ritardi e problemi: Model X, la Tesla più complessa di sempre. Parola di Elon Musk

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Tesla – MeteoWeek.com

Già al secondo richiamo, Tesla aveva preso decisioni che violavano gli standard di sicurezza dei veicoli a motore federali, mentre gli altri sono errori da attribuire al software.

Le auto e i SUV hanno quella che Tesla chiama una funzione “Boombox” che consente ai conducenti di riprodurre suoni mentre i veicoli sono in movimento, secondo i dati sul sito web della National Highway Traffic Safety Administration giovedì. Ma questo viola gli standard di sicurezza federali che richiedono rumori di avvertimento per i pedoni per le auto elettriche, che fanno poco rumore quando sono in movimento, come ribadito dall’agenzia.

Da Tesla sono sicuri che il problema verrà risolto con un aggiornamento software via etere che disabiliterà “Boombox”, in marcia, retromarcia o folle. “La funzionalità Boombox consente a un cliente di riprodurre suoni preimpostati o personalizzati tramite l’altoparlante esterno PWS quando il veicolo è parcheggiato o in movimento“, afferma NHTSA nei documenti pubblicati sul suo sito Web.

Sebbene Boombox e il suono di avviso pedoni si escludano a vicenda, i suoni emessi potrebbero essere interpretati per oscurare o impedire al PWS di conformarsi agli standard di sicurezza”.

Il quarto richiamo copre alcuni veicoli Tesla Model X, S e Y dal 2020 al 2022, nonché Model 3 dal 2017 al 2022, secondo i registri rivelati dai media statunitensi. “La società comunque non è a conoscenza di incidenti o lesioni dovute al problema” ha affermato NHTSA.

Tesla ha abilitato Boombox con un aggiornamento software nel dicembre del 2020 – continua NHTSA – iniziando a cercare informazioni da Tesla nel gennaio del 2021”. Tesla stessa ha spiegato la funzione, che secondo la società di Elon Musk sarebbe conforme agli standard di sicurezza statunitensi. A quanto pare non è così.

I tempi di consegna delle nuove Model X di Tesla si sono allungati nel corso di tutto il 2021, con tanti mugugni per chi le aveva ordinari. Lo stesso Elon Musk ha ammesso che questa Tesla sia la più complessa di sempre. E se lo dice uno come Elon Musk…