Un gioco talmente pauroso da dover essere censurato? Sì, è successo, ma non in tutte le console Vediamo, dunque, di che titolo si tratti e quanto sia terrificante come dicono; rimarremo spaventati, oppure ci interesserà?
Martha is Dead è un titolo molto diverso dagli altri: per via di alcune scene da censurare, pare proprio che verrà lanciato in ritardo nelle varie versioni PlayStation, mentre non subirà alcuna modifica né per Xbox e tanto meno per PC. A riferire questa notizia è il team di sviluppo con un post su Twitter, il quale afferma che alcuni elementi non potranno più essere giocati.
In quattro anni di duro lavoro, come riferiscono loro, dovranno subire un cambiamento non da poco in modo tale da poter rendere disponibile il titolo anche per PS4 e PS5. Tuttavia, le controparti digitali arriveranno il 24 febbraio, esattamente come le versioni PC, Xbox One e Xbox Series X|S; ma cosa è successo con Sony?
Trama e obiettivo
Non si sa precisamente quali contenuti siano stati presi di mira per la censura, ma è chiaro che non sia la prima volta che arrivino dal Giappone dei contenuti non appropriati e troppo cruenti. Tuttavia, alcuni pensano che non sia giusto limitare in questo modo l’espressione artistica degli sviluppatori, ritenendo che le scene non debbano subire delle modifiche.
Il gioco, comunque, è un thriller psicologico in prima persona che confonde i confini tra la realtà e la superstizione. Ambientato in Italia, la vicenda si svolge nella seconda guerra mondiale e durante il conflitto più intenso tra la Germania e le Forze Alleate; ad un certo punto, però, viene ritrovato il corpo dissacrato di Martha.
Sua sorella gemella, cioè Giulia, deve affeontare questo trauma e capire chi la abbia assassinata; mentre cerca la verità, la storia si infittisce sempre di più a causa di alcuni misteri ambigui e per via dell’orrore della guerra che si fa sempre più vicina.
LKA, il team di sviluppo con sede a Firenze, si era già immersa in questa tipologia di giochi con The Town of Light, ma è anche vero che abbia voluto creare un gioco all’italiana introducendo alcune particolarità che non passano sicuramente inosservate.
Tra queste possiamo vedere le campagne, la musica, delle composizioni sonore ben fatte e i toni malinconici ed emozionanti che non fanno che rendere il prodotto davvero interessante. Troveremo pure lo stile vintage delle ambientazioni e alcuni brani classici come l’Ave Maria, Bella ciao e altre canzoni acritte e cantate da Francesca Messina, ossia una star della disco anni 90′.
Il gioco, inoltre, viene descritto come oscuro e con più livelli di narrazione, ma anche un titolo pieno di folclore e superstizione. Inoltre è anche il primo indie in assoluto ad utilizzare la lingua italiana come impostazione predefinita, e non secondaria.