In arrivo importanti novità per la messaggistica istantanea numero uno al mondo. Nella versione WhatsApp Desktop beta 2.2204.5, contrassegnata come aggiornamento compatibile anche ma alcuni utenti potrebbero ricevere la funzione anche sull’aggiornamento beta 2.2204.1, Meta ha intenzione di apportare dei miglioramenti sui tanto utilizzati vocali.
Lettore audio globale. Si chiama così la nuova feature che sta sviluppando WhatsApp per il suo lato Desktop, rilasciato sul sistema operativo di Apple alcune settimane, e ora in procinto di distribuire nu nuovo rilascio anche per Android, con il fine per portare la stessa funzionalità.
Nel frattempo, WhatsApp sta implementando il lettore di note vocali globale sulla beta di WhatsApp Desktop, come rivela il sempre ben informato wabetainfo. Dopo aver rilasciato la possibilità di mettere in pausa e riprendere le registrazioni vocali su WhatsApp Desktop beta, WhatsApp sta ora implementando una nuova funzionalità che consente di ascoltare le note vocali quando si passa a un’altra chat.
Come continuare ad ascoltare le note vocali: anche quando si cambia chat o si accede alla schermata dell’app
Quando si riproduce la nota vocale e si passa a un’altra conversazione, attualmente, WhatsApp non interrompe la riproduzione della nota vocale e una nuova barra del lettore audio viene visualizzata in fondo all’elenco delle chat. “Grazie a questa barra – spiega proprio wabetainfo – abbiamo il controllo sulla nota vocale utilizzando il pulsante di riproduzione e l’indicatore della barra di avanzamento ci aiuta a capire quando finisce la nota vocale. La funzione è disponibile oggi per tutti i beta tester, quindi assicurati di installare l’ultima versione beta di WhatsApp Desktop”.
In pratica, grazie all’arrivo imminente del player audio globale, sarà possibile, su WhatsApp desktop, continuare ad ascoltare le note vocali anche quando si cambia chat o si accede alla schermata principale dell’applicazione.
Per una buona nuova, altre meno belle su WhatsApp, sempre più veicolo di truffe. Due in particolari stanno girando. La prima riguarda un fantomatico aggiornamento delle della politica aziendale in per la protezione della privacy e dei dati sensibili dei propri fruitori. Un argomento sempre caldo, per carità, ma non c’è assolutamente nulla di vero: non c’è nessuna informazione dei dati da dare.
Idem per la truffa scoperta dal The Guardian, con i truffatori che si fingono membri di famiglia, o carissimi amici ma che in realtà vogliono solo sottrarti denaro e prosciugare i conti. L’autorevole tabloid britannico rivela l’ormai classico schema, che si conosce da tempo eppure funziona ancora.
I truffatori assumono le sembianze telefoniche diverse, molto spesso numeri differenti, millantano di aver perso o danneggiato il proprio telefono, arrivano al punto di emettere un rumore tipo fruscio e subito dopo inviano un messaggio nel quale affermano che probabilmente il microfono dello smartphone ha qualche problema o si è rotto.
Niente di questo è vero. Anche il rimedio è sempre lo stesso: mai dare i propri dati, o cliccare sui link, senza previa e accurata documentazione.