Da ottobre 2020 una signora ha iniziato a inviare il Ceo di Apple, Tim Cook, e-mail minacciose e in due occasioni si è avvicinata alla sua casa facendosi vedere e riconoscere. Ora non potrà possedere alcuna arma e cercare di entrare in contatto con Cook, perchè sotto indagine per stalking.
Lo stalking è un fatto serio, e fin troppe volte non viene dato il giusto peso a situazioni dove ne è il protagonista. Grazie al cielo, ci sono situazioni in cui il caso viene invece preso seriamente e ci sono ripercussioni per quelle persone che, per un motivo o per l’altro, si ritrovano a stalkerare la vita di una persona, che si sente intrappolata e senza via d’uscita.
Il Ceo di Apple, Tim Cook, è vittima da più un anno di stalking, da parte di una donna di 45 anni della Virginia, che sembra essere ossessionata dall’uomo. Solamente qualche giorno fa un giudice californiano ha emesso un ordine restrittivo nei suoi confronti vietandole fino al termine di marzo di possedere un’arma come misura preventiva, interagire con qualsiasi dipendente Apple, nessuno escluso e ovviamente Cook compreso, ed entrare nelle proprietà di Cupertino ne di quelle di casa di Tim. Una violazione dell’ordine porterebbe all’arresto o al pagamento di una multa. Ovviamente prima di reagire in maniera seria, il giudice ha ben pensato di intimidirla per vedere se questa sua ossessione può in qualche modo scemare, non potendo più vedere Cook in alcun modo. Nel corso di questi mesi la donna si è infatti contraddistinta per diversi atteggiamenti minacciosi nei confronti del numero uno di Apple, facendola ritenere agli occhi del tribunale una concreta minaccia per Cook e per la sua famiglia. Dopo aver scritto diversi post su Twitter di avere una relazione con lui e indicandolo come il padre dei suoi due figli, la signora ha iniziato a bersagliare il Ceo via mail da ottobre 2020, senza dargli tregua o un attimo di respiro.
In uno di questi messaggi ha anche inviato un’immagine di una pistola carica e di munizioni, minacciando di utilizzarle. Ecco perchè il giudice ha deciso di diramare l’ordine di proibirle un’arma da fuoco. Nel frattempo la donna ha aperto in diversi Stati americani finte società con nomi sessualmente espliciti o offensivi, in cui figurava Tim Cook come titolare e veniva inserito il suo indirizzo di casa come recapito. Ma le azioni non si sono limitate, per così dire, al mondo virtuale, e questo ha fatto sì che Cook chiedesse aiuto.
A settembre 2021 la 45enne ha provato a raggiungere la casa di Tim Cook a Palo Alto dalla quale è però stata allontanata, tutto grazi alla sicurezza, dopo aver chiesto di poter parlare con l’ad di Apple di questioni urgenti. Una situazione che si è ripresentata poche settimane dopo quando la donna si è introdotta per breve tempo nell’abitazione prima di tornare nella sua auto una volta scoperta dalla sicurezza e inseguita. In quell’occasione era intervenuta anche la polizia che una volta fermata la donna aveva perquisito la Porsche senza trovare però alcuna arma. Tim Cook ora ha incrementato la sicurezza e ha richiesto un ordine restrittivo contro la donna.