Un uomo che si occupava di parlare delle vicende collegate al mondo del DarkWeb, quanto pare la ha fatta grossa ed è stato successivamente arrestato per un reato molto grave. Ma quando è successo, e come mai?
Il DarkWeb, come sappiamo, è considerato come un vero e proprio territorio ostile che non andrebbe mai e poi mai visitato, nemmeno per scherzo oltretutto. Questo perché contiene degli elementi illegali che non andrebbero visti da nessuno, per cui è chiaro che nessuno si sognerebbe mai di andarci.
A parte coloro che vogliono ottenere informazioni per parlarne, ovviamente. È il caso di un uomo che non si è limitato a fare soltanto questo, il quale è andato ben oltre i suoi limiti e commettendo che gli costerà la libertà per diversi anni. Approfondiamo la faccenda e vediamo cosa è successo.
Il finto sito di informazione
A volte, può succedere che un sito di notizie, come una testata giornalistica ad esempio, si occupi di riportate alcune tematiche del Dark Web parlandone tranquillamente. Sono atti legali e che non fanno del male a nessuno, pertanto molti decidono di scrivere alcuni articoli al riguardo.
Tuttavia, altri scelgono delle vie non tanto sicure e che a volte infrangono, di proposito, la legge. In tal caso, parliamo di individui che mascherano il proprio sito, il quale, in realtà, assume la funzione di intermediario tra gli utenti e i Dark Market disponibili.
Questa pratica è ben nota dalle autorità, ma non è così facile scovare questi furbetti perché si tratta di notizie ben riportate e che difficilmente sembrano soltanto un modo per coprire una azione illecita che si sta, nel frattempo, compiendo sul sito stesso. E’ il caso di Tal Prihar, un cittadino israeliano di 37 anni residente in Brasile e condannato ad otto anni di carcere per riciclaggio di denaro sporco. A confermarlo è la nota ufficiale diffusa nelle scorse ore dal Dipartimento di Giustizia degli USA, dunque è certamente una news reale.
Il sito è il DeepDotWeb, attualmente in possesso dell’FBI, e pare che fosse un mezzo per poter riciclare i compensi ricevuti per mettere in comunicazione i Dark Market con i suoi utenti. E nonostante si occupasse da anni di diffondere notizie sul Dark Web, adesso non sarà più disponibile.
Ovviamente il denaro ottenuto proveniva da attività illegali, come la vendita di armi, droga e strumenti di hacking per fare un esempio. Con il tempo ha accumulato ben 8,4 milioni di dollari, i quali sono stati trasferiti dal wallet Bitcoin di DeepDotWeb ad altri conti bancari ancora, i quali venivano controllati a nome di diverse società.
L’uomo si è dichiarato colpevole ed è stato condannato, inoltre è stata chiesta l’estradizione in Israele. Nella vicenda, inoltre, sembra che sia coinvolto anche Michael Phan, ossia il co-gestore del sito. Per poter attribuire una giusta sentenza, l’FBI si è occupata di collaborare con la polizia brasiliana, israeliana, olandese, tedesca, della National Crime Agency britannica e di Europol.