Una data da segnalare sul calendario con il circoletto rosso. Da Cape Canaveral, un razzo di matrice italiana è pronto a scrivere una pagina importante di storia, anche per la gioia del paperone Elon Musk e la sua SpaceX.
I test sono andati benone, così quella data fino a qualche giorno fa paventata, ora è fissata. Un razzo Falcon 9 dell’azienda aerospaziale di Hawthorne, è pronto a trasportare una delle eccellenze italiane, in fatto di satelliti di seconda generazione.
SpaceX ha dato l’ok al via alle operazioni di lancio del satellite italiano di osservazione della Terra chiamato CSG-2, progettato per monitorare la superficie terrestre verso una varietà di estremità.
Il satellite è figlio di una joint venture Thales Alenia Space, Leonardo, Telespazio
Il nostro satellite, che sfiora le 5000 libbre (poco più di due tonnellate) sarà dotato di una tecnologia nota come radar ad apertura di scansione (SAR): si dirigerà verso un’orbita polare circolare a 620 chilometri sopra la superficie del pianeta.
Progettato per il lancio sul razzo Vega C di costruzione principalmente italiana, che è a sua volta progettato per lanciare fino a 2300 kg in orbita terrestre bassa, CSG-2 verrà invece lanciato sul Falcon 9 di SpaceX.
Fino a pochi anni fa, un lancio del Falcon 9 con un booster collaudato in volo trasportava un prezzo base di circa 50 milioni di dollari per almeno 12 tonnellate. Secondo il produttore Avio, Vega C è progettato per lanciare 2,3 tonnellate su LEO per circa 40 milioni di dollari. Dato che SpaceX ha recentemente addebitato alla NASA i 50 milioni di dollari per lanciare l’osservatorio a raggi X IXPE dell’agenzia con una nave drone che atterra per il booster Falcon 9 della missione, è plausibile che l’Italia stia pagando SpaceX meno di 50 milioni di dollari per lanciare CSG-2, che è abbastanza leggero rispetto agli altri satelliti, con un’orbita che dovrebbe consentire al suo booster Falcon 9 di tornare a terra per il recupero.
Nato nel 2007 da un protocollo d’intesa firmato dai ministeri della Difesa e dell’Istruzione, Università e Ricerca, Cosmo-SkyMed è il primo programma duale, tanto civile quanto militare, mai promosso dall’Italia. Il satellite è figlio di una joint venture Thales Alenia Space-Telespazio-Leonardo, insieme ad investitori minori ma pur sempre importanti. Thales Alenia Space è la parte forte con il suo 67%, Leonardo al 33%, mentre l’importanza di Telespazio risiede nel fatto che ha realizzato il segmento di Terra e ospita nel Centro spaziale del Fucino il centro di comando e controllo della costellazione.
L’Agenzia Spaziale Italiana ha previsto la partenza del nostro satellite di seconda generazione, insieme al razzo Falcon 9 della SpaceX, dalla base di Cape Canaveral in Florida per le 00:11 (ora italiana) del 28 gennaio.