Mentre il numero di abbonati sale, il valore delle azioni purtroppo scende. Stiamo parlando di Netflix, il colosso dello streaming di programmi di successo come Lucifer, il controverso Squid Game e film come Don’t Look Up, che ha visto scendere a Wall Street le sue azioni del 20%.
Decisamente una notizia poco confortante per gli azionisti, che nonostante gli oltre 221 milioni di abbonati mensili e l’aumento dei ricavi del 16% nel quarto trimestre 2021, ha subito un calo del valore azionario a causa degli effetti del rendiconto fiscale.
E non è tanto il calo di oggi a preoccupare gli stakeholders, quanto le prospettive future: la crescita del colosso dello streaming potrebbe infatti subire una battuta d’arresto a causa della sempre crescente concorrenza che sta rallentando la crescita del numero di abbonati.
Wall Street preoccupata per Netflix: gli abbonati crescono, ma basterà?
Secondo le fonti interne del mercato, il calo del valore azionario di Netflix è stato causato dalle mancate previsioni per il primo trimestre del 2022: a Wall Street si prevedevano 7,5 milioni di abbonati in più mentre nella realtà ne sono arrivati circa un terzo, solo 2,5 milioni.
A significare che la crescita “post Covid” non ha ancora raggiunto nuovamente i livelli “pre Covid”, o comunque non è stata fatta quell’accelerazione che si sperava di poter verificare in tempi brevi per tornare agli antichi fasti.
Se non altro le produzioni continuano a essere molto gradite in seno agli abbonati presenti: la prima stagione di Squid Game ha registrato 1,65 miliardi di ore di visione solo nelle prime 4 settimane, attestandosi come la serie Netflix più vista di sempre.
A seguire, tra le produzioni più guardate ci sono i film Red Notice, con Dwayne Johnson, Gal Gadot e Ryan Reynolds (364 milioni di ore nei primi 28 giorni) e The Unforgivable, con Sandra Bullock (215 milioni di ore), con Don’t Look Up, che con 353 milioni di ore viste è il secondo film più popolare di Netflix di sempre.
Il risultato del calo di valore delle azioni e del calo nel numero degli abbonati, insieme all’aumento della concorrenza, “potrebbe influenzare in una certa misura i nostri margini di crescita”, si legge in una nota di Netflix, ma ci sono comunque previsioni di miglioramento e crescita “se continuiamo a migliorare il nostro servizio”.
Però, oltre a migliorare il servizio, Netflix ha annunciato la necessità di aumentare nuovamente i prezzi: si tratterebbe della sesta volta di aumento a partire dal 2014 solo negli Stati Uniti e tutto lascia pensare che accadrà a breve, entro la fine di quest’anno, anche in Italia.