Nuovi canali DVB-T2 già riscontrano problemi: in molti hanno “canali provvisori” o “inesistenti”

Il passaggio al nuovo digitale terrestre è attualmente in corso, e genera sui nostri dispositivi alcune anomalie

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Lo switch off programmato è in corso, e visti i diversi passaggi del processo, sta portando a visualizzare alcune anomalie sugli apparecchi televisivi – MeteoWeek.com

Il tanto atteso passaggio al nuovo digitale terrestre, è un processo articolato e che proprio in questi giorni sta facendo registrare alcuni effetti non propriamente attesi dagli utenti. Eravamo da tempo preparati allo switch off. E già a partire dallo scorso anno, i possessori di una televisione si erano travati a confrontarsi con una prima dicotomia legata alla necessità di capire se il proprio apparecchio sarebbe stato in grado di ricevere il nuovo segnale. O se fosse stato necessario procedere ad uno svecchiamento del proprio patrimonio digitale domestico.

I canali test che ci hanno permesso di superare questo primo ostacolo, il 100 e 200, sono stati la cartina tornasole che ha fotografato la situazione. Se digitando questi numeri sul nostro telecomando, sulla schermata comare  la scritta “Test HEVC Main10” tv o in alternativa il decoder sono già aggiornati.

Alcuni utenti si sono trovati davanti ad una scritta che in primo momento potrebbe spiazzare. Accanto al nome del canale, viene riportata la dicitura provvisorio. Questo potrebbe significare che qualcosa nei nostri televisori non funziona e che dovremmo rottamare l’apparecchio, magari sfruttando il bonus rottamazione tv? Niente affatto.

Il nuovo digitale terrestre e cosa comporta il passaggio al segnale aggiornato alle istanze della Comunità Europea

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Il passaggio al digitale terrestre vi sembra ostile? Niente paura, stiamo attraversando una fase transitoria che presto verrà superata – MeteoWeek.com

Infatti questa specifica che fa riferimento al carattere provvisorio del canale è da intendere come una postilla che ci informa del fatto che lo stesso è in fase di aggiornamento. Ovvero, che al più presto, la numerazione abituale con la quale siamo stati sempre abituati a cercare una determinata emittente, è destinata primo o poi, ad essere ricollocata con dei numeri diversi.

Ora la domanda che molti si pongono è legata alle necessità di affrontare questo processo. In realtà la finalità è presto spiegata. L’obiettivo della migrazione del segnale è quello di elevare i suoi standard qualitativi. L’Unione Europea infatti ha stabilito che i paesi membri dovranno tutti allinearsi al modello H.264 e a quello HEVC H.265. Il limite temporale per effettuare questo doveroso switch è fissato in termini definitivi al 1 gennaio 2023.

Ecco quindi che già dal 20 ottobre 2021, data di avvio della conversione, in Italia st avvenendo la transizione dalla codifica Mpeg 2 alla Mpeg 4. A scandire la tabella di marcia del procedimento è un fitto calendario specifico. Alcuni regioni quali Valle d’Aosta, Sardegna, Piemonte e Lombardia stanno già sperimentando il fenomeno del refarming, ovvero la risintonizzazione dei canali. E saranno seguite a ruota dal Centro e dal Sud.

Dunque non dovremo cadere in inutili allarmismi. La dicitura che ci compare su alcuni canali non è altro che la testimonianza dell’attuale processo in corso e della capacità dei nostri apparecchi di recepire i diversi aggiornamenti che porteranno al completamento definitivo.

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