Uno dei telescopi più importanti della NASA ha fatto una scoperta esorbitante: pare che abbia visto una esoluna grande esattamente come uno dei pianeti più grandi del Sistema Solare. Ma come è possibile una cosa del genere?
Gli astronomi sono, da sempre, attratti dalla ricerca di nuove lune, anche perché è necessario capire fino in fondo la formazione del nostro universo e di tutto ciò che gli riguarda. Pertanto, il loro obiettivo è quello di scoprire più informazioni possibili sulla questione, seppur le novità, purtroppo, non siano tante.
Non a caso hanno voluto concentrare le loro forze sulle esolune, ossia dei corpi astrali parecchio difficili da trovare e che, diversamente dagli esopianeti, non lasciano alcuna traccia né del loro passaggio e tanto meno della presenza in un determinato luogo presente o futuro.
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Questo è il motivo del perché fece tanto scalpore la scoperta di Kepler-1265b-i, ossia una esoluna che ruota attorno a Kepler-1625b il quale, a sua volta, orbita intorno al sole, ovvero la stella Kepler-1625. Tuttavia, una recente scoperta fatta potrebbe cambiare tutto: di che si tratta?
Le analisi effettuate grazie al telescopio Kepler
Gli scienziati hanno trovato una nuova esoluna, ossia Kepler-1708b-i, i cui dettagli sono stati pubblicati su Nature Astronomy. Quello che viene detto al riguardo è davvero sorprendente; rispetto ai satelliti che conosciamo, le sue caratteristiche sono molto particolari e totalmente fuori dalla norma.
Si trova a 6.000 anni luce dalla Terra ed è prevalentemente in uno stato gassoso, grande quanto Nettuno e che orbita ad un pianeta dalle dimensioni simili a quelle di Giove. Chiaramente, di esolune come queste ce ne sono molte altre, ma il problema sta nel fatto che siano davvero complicate da trovare.
Per scoprire la sua esistenza hanno dovuto usufruire del telescopio Kepler, dove i dati di transito contenevano ben 70 esopianeti giganti freddi e che ruotavano lontano dalle loro stelle. Dopo aver racconto le informazioni, gli astronomi hanno iniziato a cercare quella che poi avrebbero riconosciuto essere come una esoluna, escludendo, nel frattempo, i corpi astrali meno probabili.
Nonostante ne abbiano individuata una, gli scienziati si sono chiesti come sia nata direttamente in orbita attorno ad una pianeta. Però, è probabile che sia stata catturata da alcune formazioni dei sistemi planetari, proprio come Nettuno aveva fatto in passato con Tritone.
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In ogni caso, rimangono dei dubbi sulla sua effettiva natura. Le informazioni al riguardo, purtroppo, sono ancora poche, e pare che non siano in grado di portare alla luce alcuni fatti non meglio spiegati. Tra questi, ad esempio, rientra il calo di luce della stella stessa, la quale si pensa che sia stato generato dalla esoluna prima che il pianeta passasse davanti al satellite.