Il silenzio assoluto non esiste. Né sulla Terra, né nello Spazio. I campi magnetici che circondano i pianeti infatti producono dei suoni, che a volte si possono percepire a orecchio nudo mentre a volte devono essere “tradotti” su frequenze audibili a livello umano, come è accaduto con il campo magnetico di Giove.
O meglio, con il suono di una delle quattro lune di Giove, Ganimede, registrato dalla sonda Juno della Nasa, lanciata nel 2011 proprio per studiare il campo magnetico di Giove, che ha poi registrato il suono prodotto da Ganimede ottenuto trasferendo le frequenze elettriche e magnetiche nella gamma di frequenze udibili dall’orecchio umano.
“Questo suono è abbastanza incredibile, ti fa sentire come a bordo di Juno mentre supera Ganimede per la prima volta in più di due decenni” ha dichiarato a proposito Scott Bolton, uno dei responsabili della missione Juno.
Ganimede, il gigante “rumoroso” che orbita intorno a Giove
Ganimede è il maggiore dei satelliti naturali del pianeta Giove e il più grande dell’intero sistema solare; supera per dimensioni addirittura lo stesso pianeta Mercurio. Ganimede completa un’orbita attorno a Giove in poco più di sette giorni ed è in risonanza orbitale 1:2:4 con Europa ed Io rispettivamente.
Ganimede è l’unico satellite del sistema solare per cui è nota l’esistenza di un campo magnetico proprio, probabilmente sostenuto dai movimenti convettivi all’interno del nucleo di ferro fuso. La ridotta magnetosfera ganimediana è immersa nella ben più grande magnetosfera gioviana, cui è collegata da linee di campo aperte.
Il satellite presenta una tenue atmosfera di ossigeno, presente nella forma atomica (O), molecolare (O2) e forse come ozono (O3). L’idrogeno atomico è un costituente minore dell’atmosfera. Ancora non è noto con certezza se il satellite sia dotato anche di una ionosfera.
La missione Juno dunque è stata in grado di registrare e di far ascoltare a orecchie umane il suono prodotto dal campo magnetico di Ganimede, la luna più grande delle 4 che circondano il pianeta Giove, a sua volta il più grande del sistema solare.
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“Se ascoltate attentamente, potete sentire il brusco cambiamento verso frequenze più alte intorno a metà della registrazione, che documenta il passaggio a una regione diversa nella magnetosfera di Ganimede”. Così si può leggere sul Washington Post, sulle cui colonne è stata pubblicata la notizia relativa a questo file audio che è stato diffuso dalla Nasa lo scorso 17 dicembre.
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Il cronista che ha scritto l’articolo ha riportato la notizia che il suono somiglia a quello emesso da R2-D2, il popolare droide della saga di fantascienza Star Wars diretta da George Lucas.