Il Sole è il nuovo progetto di ESA e NASA: ecco come verrà studiato

Gli scienziati della NASA e dell’ESA hanno iniziato un nuovo progetto interessante per riuscire a studiare, in modo più approfondito ovviamente, il Sole. Ma in che maniera ci sono riusciti esattamente?

Il Sole è il nuovo progetto di ESA e NASA: ecco come verrà studiato
Il nuovo studio condotto sul Sole servirà a chiarire meglio alcune spiegazioni – MeteoWeek.com

Una delle agenzie spaziali più famose al mondo, ovvero la NASA, ha dato il via ad un programma fenomenale che avrebbe lo scopo di studiare con più attenzione il Sole. Potrebbe sembrare una sciocchezza, ma, in realtà, dobbiamo ammirare questi sforzi poiché davvero complicati da portare a termine.

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Non è stato sempre facile ottenere delle informazioni rilevanti al riguardo, motivo per cui riteniamo che sia molto importante analizzare più accuratamente il Sole. Detto ciò, cerchiamo di scoprire come ci siano riusciti e quali saranno le mosse che dovranno fare.

Le argomentazioni di Berrilli

Il Sole è il nuovo progetto di ESA e NASA: ecco come verrà studiato
Questa iniziativa è molto importante visto che approfondisce delle analisi fatte sul Sole – MeteoWeek.com

Francesco Berrilli, membro della Commissione per l’ambiente e grandi calamità naturali, ci ha spiegato al riguardo – intervenendo in merito alla Giornata dell’Ambiente dedicata all’Accademia Lincei agli studi scientifici sulla questione – la situazione dichiarando alcune informazioni.

Tra queste, dunque, possiamo leggere che il Sole e le sue attività sono soggette ad alcune previsioni meteo: “Come avviene per i bollettini meteorologici che si interessano di precipitazioni piovose, temperatura e direzione e intensità dei venti, in modo simile le previsioni della meteorologia e climatologia spaziale cercano di predire l’attività solare e i flussi di particelle e di radiazioni elettromagnetiche che influenzano la Terra. Per questo motivo missioni spaziali, come Solar Probe della Nasa o Solar Orbiter di Esa, e telescopi solari di futura generazione, come lo European Solar Telescope (Est), osserveranno e studieranno i violenti processi fisici che avvengono nella nostra stella“.

La giornata all’Accademia dei Lincei è stata organizzata molto bene, soprattutto perché gli studenti hanno appreso il tipo di attività che può donare la nostra stella, che ruolo ha e soprattutto il clima che passa alla Terra. In secondo luogo, inoltre, sono stati spiegati alcuni interventi legati allo stato della ricerca scientifica e italiana sull’interazione tra il Sole e il pianeta.

Sulla faccenda, difatti, è stato detto che la nostra stella avvolge la Terra con la sua atmosfera ed un flusso di energia continuo. Tuttavia, soltanto una frazione di quest’ultima raggiunge con successo la meta, permettendo al pianeta di esistere e di sostenere la vita sia delle piante che degli animali. Gli studiosi hanno anche ricordato che il Sole è attivo magneticamente parlando per via dell’intrico sia di campi magnetici che di getti ad alta temperatura, e che possono affiorare sulla superficie per dare vita a degli eventi esplosivi in grado di colpire la Terra e l’intero sistema solare.

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Berrilli, infine, conclude il suo discorso con queste argomentazioni: “Sappiamo che forti esplosioni, brillamenti (o flare) e espulsioni di massa coronale si producono con una certa frequenza sulla nostra stella. Sappiamo anche, da fonti storiche o dallo studio di particolari segnali negli anelli degli alberi, che eventi estremamente più potenti e potenzialmente catastrofici per la nostra società altamente tecnologica si sono verificati in passato con cadenze di secoli o millenni“.

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