Se il volo 17 non è stato un successo a tutti gli effetti, il numero diciotto invece è quello del riscatto, per Ingenuity. Il piccolo drone/elicottero, destinato a riportare e inviare alla Terra immagini e campioni di rocce provenienti dal Pianeta Marte, è infatti riuscito a portare a termine un volo in condizioni proibitive.
Le condizioni sono quelle dell’atmosfera del Pianeta Rosso, che per un velivolo terrestre non sono esattamente quelle ideali per poter effettuare delle ricognizioni, e dopo i primi insuccessi e difficoltà riscontrati dal drone finalmente la missione sembra aver trovato la quadra e i rilievi sono finalmente degni di nota.
A dirla tutta il volo precedente non era andato proprio male, anzi Ingenuity aveva portato a termine la tratta prevista dal piano di volo. Quello che invece non aveva riscontrato il successo sperato è stato il collegamento radio con Perseverance, il rover che accompagna dal suolo la missione e fa da “secondo” al piccolo elicottero.
Ingenuity, il successo fa… 18!
Ecco quindi che dopo alcuni insuccessi, inframmezzati ovviamente da tante missioni riuscite, Ingenuity mette a segno un bel Goal e segna qualche piccolo record, soprattutto in considerazione dei risultati già realizzati precedentemente.
La conferma del successo del volo numero 18 di Ingenuity è arrivata direttamente dalla Nasa che ha Twittato la soddisfazione per la missione subito dopo che era stata conclusa. Ai secondi di volo già totalizzati da Ingenuity, se ne aggiungono altri 124,3, quelli necessari a percorrere una distanza di 230 metri a una velocità di 2,5 metri al secondo.
Mars Helicopter Scout è un elicottero che opera sul pianeta Marte congiuntamente alla missione della NASA Mars 2020. La sua missione è stata lanciata il 30 luglio 2020. Il velivolo è stato trasportato all’interno del rover Perseverance ed è atterrato su Marte il 18 febbraio 2021 dopo una caduta durata circa 7 minuti.
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I primi test di volo del piccolo drone non sono stati totalmente un successo. Il primissimo test del 9 aprile 2021, ad esempio, è fallito per un problema di software. Ma fortunatamente dopo soli 10 giorni, il 19 aprile, Ingenuity è riuscito a concludere il primo volo autonomo su Marte, stabilizzando il suo volo a 3 metri dal suolo per ben 30 secondi.
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Inizialmente la missione era stata prevista per un solo mese, ma poi è stata prolungata per altri 4 mesi e successivamente è stata allungata ancora, tanto che il drone e il suo rover d’accompagnamento, Perseverance, sono ancora sul suolo del Pianeta Rosso e continuano i rilevamenti di rocce e frammenti di terreno per stabilire se su Marte ci sia mai stata acqua e, quindi, vita.